Patrizia Reggiani, allontanata l’ex compagna di cella: ‘Sfrutta la sua fragilità’
Patrizia Reggiani, il giudice l’allontana dall’ex compagna di cella per gravi atti di manipolazione verso la donna
Patrizia Reggiani, nota alle cronache non solo giudiziarie per l’omicidio del marito Maurizio Gucci, torna all’onore delle cronache per una vicenda che questa volta la vedrebbe vittima. Il giudice tutelare Piera Gasparini ha disposto l’allontanamento dalla villa della reggiani di Loredana Canò, ex compagna di reclusione nel 2012 della Reggiani.
La Canò era in cella per detenzione d’arma modificata e ricettazione, la Reggiani per l’omicidio del marito, per cui è stata condannata a 26 anni di carcere, ma dopo la scarcerazione la donna si era trasferita a titolo di «assistente» contrattualizzata e convivente nella stessa abitazione della Reggiani, ma a quanto emerso il suo ruolo andava ben oltre la semplice assistenza. Pare che la donna abbia messo in atto una vera e propria operazione di plagio, sfruttando le “fragilità psichica” della Reggiani.
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Il giudice ha stabilito, anche grazie alle prove fornite dal domestico, che la donna «attraverso vessazioni, violenze, ossessivo controllo e manipolazioni» stesse volgendo «a suo esclusivo vantaggio le importanti possibilità economiche della Reggiani». Per questo motivo è stata disposta una perquisizione, la quale ha permesso di rilevare «telecamere, registratori, microfoni finalizzati al controllo degli ambienti e delle registrazioni», mentre da un audio fornito dal domenstico è emerso che la Reggiani fosse come controllata dalla Canò.
Il Corriere della Sera, che riporta nel dettaglio i fatti, scrive che dall’audio del domestico: «emergeva la dettatura, da parte della Canò, di un comunicato nel quale Reggiani avrebbe dovuto riferire ai giornalisti il malcontento per l’operato del giudice tutelare e del nuovo amministratore di sostegno».
Il giudice, dunque, ha intimato alla Canò, licenziata dal suo ruolo, di lasciare l’abitazione e di non avvicinarsi più ai luoghi abitualmente frequentati da Reggiani, così da «cessare la condotta pregiudizievole» messa in atto per plagiare e manipolare Patrizia Reggiani.
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