Putin e le sue ossessioni. A raccontarle è l’ex consigliera USA Fiona Hill

Putin e le sue ossessioni

Putin e le sue ossessioni. A raccontarle è l’ex consigliera USA Fiona Hill nel suo ultimo libro al centro del dibattito in America

Come ben sappiamo, la figura di Vladimir Putin è ricoperta da una coltre di riservatezza impenetrabile. Quello che si conosce di lui sono indiscrezioni o ciò che nelle uscite pubbliche del leader russo si riesce a captare. Nelle ultime settimane sono emersi nuovi dettagli, grazie a ciò che Fiona Hill, consigliera di George W.Bush e di Barack Obama e grande esperta della Russia Putiniana, ha scritto nel suo ultimo libro «There is nothing for you here».

Nel libro, la Hill ha scritto: «Ho avuto l’opportunità di osservare Putin da vicino diverse volte. Per esempio ricordo di essermi trovata a sedere non lontana da lui in un pranzo ufficiale. Mi ha colpito il fatto che non abbia bevuto niente. Non ha mai toccato la sua tazza che non so se contenesse dell’acqua o del tè».

Inoltre, aggiunge altri dettagli personali come il fatto che Putin sarebbe ossessionato dalla sua sicurezza personale. «Alcuni dei suoi oppositori sono stati avvelenati sciogliendo il polonio proprio nel tè» e forse è per questo che evita di bere in luoghi pubblici.

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Inoltre, dice che il leader russo non «è quel superman che la propaganda ci vuole fare credere». «Sempre in quell’occasione notai – aggiunge la Hill – come avesse davanti un foglio di carta con appunti stampati in caratteri inusualmente grandi; Putin porta le lenti a contatto, ma non vuole che si sappia, probabilmente perché teme possa trasmettere una sensazione di debolezza all’opinione pubblica».

L’ex consigliera ha parlato anche di chi circonda Putin, affermando che «vive in una bolla», circondato da un ristretto gruppo di collaboratori «che non sono gli oligarchi». «Questa è gente che non ha investimenti, non ha interessi fuori dalla Russia. Sono profondamente radicati nel loro Paese e tutti molto legati a Putin. Per questo è difficile immaginare dei cambiamenti nel potere a Mosca».

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