Nulla da fare per Britney Spears: respinta la richiesta, la tutela legale resta al padre

Il tribunale di Los Angeles non ha accolto la richiesta dell’artista

Non finisce l’agonia di Britney Spears. Nemmeno il movimento #FreeBritney e i mille messaggi di sostegno sono bastati a far cambiare idea al giudice.

La tutela legale dell’artista rimane infatti nelle mani del padre James che dal 2008, a seguito di un crollo mentale della cantante ne gestisce tutti gli aspetti della vita.

Rimane quindi, quello che in America viene chiamato, conservatorship strumento che permette al tutore legale di occuparsi anche del patrimonio.

Dal 2019 è però iniziata la battaglia legale della cantante che ha chiesto di potersi liberare della figura paterna.

In occasione dell’udienza ha anche dotto il silenzio e ha palato per la prima volta svelando di essere infelice e di non avere potere decisionale su nessun aspetto della sua vita nemmeno su quelli più intimi.

A nulla però è servita la confessione di Britney Spears visto che la giudice Brande Penny ha respinto la richiesta dell’ex star di Disney Channel e ex reginetta del Pop.

Gli avvocati avevano proposto di incaricare unicamente la società Bessemer Trust di occuparsi del suo patrimonio.

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La vicenda, però non è destinata a chiudersi qui.

Secondo quanto spiega la CNN,  l’avvocato della cantante, Samuel Ingham III, inoltrerà un’altra richiesta per chiedere nuovamente che venga interrotta la conservatorship, che dura da 13 anni.

La prossima udienza è fissata per il 14 luglio.

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