Continueranno a esserci le zone divise per colore
Cambiano i criteri per la valutazione della situazione epidemiologica italiana. Come abbiamo imparato, ogni venerdì, dopo la riunione del Comitato Tecnico Scientifico in base a una serie di parametri vengono suddivise le aree del nostro paese in diversi colori.
Da lunedì 17 maggio, cambierà la formula del monitoraggio, anche grazie all’aumento della campagna vaccinale.
Il Governo Draghi, secondo le prime indiscrezioni dovrebbe prendere i vecchi indicatori e diminuire il peso prendendo in considerazione li indici di contagio e il tasso di occupazione degli ospedali, e le vaccinazioni.
“Serve – ha detto Draghi – un un approccio graduale a seconda dell’andamento epidemiologico. E’ fondamentale avere pazienza”.
Ha anche parlato di aperture graduali che riguardano le attività ancora ferme ai box, dai matrimoni fino a palestre, piscine e i ristoranti al chiuso.
Per il momento dovrebbe rimanere il sistema dei quatto colori e sarà anche stabilito un numero standard di tamponi da effettuare.
In zona rossa, ovvero con oltre 250 casi Covid su 100mila abitanti, andrebbe effettuato un minimo di 500 tamponi.
In arancione, tra i 150 e i 249 casi, il minimo è 250. In gialla, invece, tra i 50 e 149 casi, con almeno 150. In bianca, fino a 49 a casi, almeno 100.
Il passaggio in zona rossa è anche determinato dall’occupazione degli ospedali e delle zone di terapia intensiva.
Leggi anche: Vaccini, Figliuolo allarga la vaccinazione fino ai quarantenni
Venerdì verranno anche indicati i nuovi colori con Molise, Umbria e Sardegna verso il bianco e Lombardia (anche se sembra rimarrà in giallo) e Campania verso l’arancione.
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.