Yara Gambirasio, esce oggi il film su Netflix. La famiglia: “non ne sapevamo niente”
Yara Gambirasio, esce oggi il film su Netflix. La famiglia: “non ne sapevamo niente”. Ecco la replica di Giordana e Valsecchi
Oggi, 5 novembre, esce sulla piattaforma streaming Netflix Yara, il film sulla tragica morte di Yara Gambirasio, avvenuta nel 2010 a Brembate di Sopra, in provincia di Bergamo. La storia di Yara ha scosso le coscienze di tutta Italia e dopo tre mesi di ricerche, il ritrovamento del corpo senza vita e le minuziose indagini scientifiche hanno portato all’arresto di Massimo Bossetti.
Il film è prodotto da Pietro Valsecchi e Camilla Nesbitt per Taodue, Netflix, RTI, ed è scritto da Graziano Diana. A dirigerlo Marco Tullio Giordana. Il cast è d’eccezione. Isabella Ragonese interpreta il pm Letizia Ruggeri, mentre Roberto Zibetti veste i panni dell’assassino. Yara invece è interpretata da Chiara Bono.
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Nelle intenzioni del regista, il film racconta «l’indagine che ha portato a trovare prima il profilo genetico dell’assassino, chiamato Ignoto 1, e poi l’inchiesta a tappeto con l’individuazione di Massimo Bossetti», quindi non un film su Yara. Tuttavia, la notizia della realizzazione del film non è risultata gradita alla famiglia della povera Yara, che, tramite il loro legale Andrea Pezzotta a FanPage, fanno sapere: «La famiglia lo ha scoperto a cose fatte, solo dopo hanno fatto una telefonata a me, ma a film già confezionato. Il film non l’ho neanche visto. I Gambirasio non hanno rilasciato alcuna dichiarazione, non lo fanno in altre circostanze figuriamoci in una situazione del genere».
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Pietro Valsecchi, il produttore del film, ha invece dichiarato come riportato da Il fatto quotidiano: «Come ho sempre fatto quando ho scelto di raccontare storie ispirate a fatti e personaggi reali, ho chiamato l’avvocato quando ancora stavamo scrivendo il film. In quell’occasione rispose che la famiglia Gambirasio non intendeva essere coinvolta e ovviamente ho rispettato questa decisione. A fine montaggio l’abbiamo richiamato nel caso avessero cambiato idea, ma la risposta è stata la stessa».
Stessa posizione è quella di Bossetti, che tramite il suo legale, dice: «Non siamo stati consultati dal regista, un errore viste le mancanze del film, ci sono gravi inesattezze». Valsecchi ha replicato anche in questa occasione: «Il film si è basato su una scrupolosa lettura delle carte processuali e della documentazione di quanto è accaduto. Ho il massimo rispetto per la difesa, ma non so proprio cosa avrebbe potuto dirci di più l’avvocato Salvagni».
Il regista Marco Tullio Giordana sul mancato incontro con i genitori di Yara ha detto: «Non li ho visti i familiari di Yara, non voglio star lì a rievocare un dolore e una sofferenza che non finiscono mai».
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