Yana Malayko, la soffiata dello chef di un ristorante e le parole del fidanzato Andrej: “Dopo la buonanotte non l’ho più sentita”
Continuano le indagini per scoprire l’esatta dinamica che ha portato Dumitru Stratan a uccidere l’ex fidanzata Yana Malayko. Secondo quanto emerso fino ad ora, Dumitru Stratan avrebbe chiesto ad amici e conoscenti di tenere sotto controllo i movimenti dell’ex e di avvertirlo se ci fossero state delle novità.
Il piano omicida sarebbe, infatti, scattato dopo la chiamata di un ristoratore, che il 16 gennaio, quindi quattro giorni prima dell’omicidio, lo avvertiva della presenza di Yana nel ristorante con il nuovo compagno Andrej.
Proprio questa mattina, a “Mattino Cinque News”, Andrej ha raccontato le ultime ore trascorse con Yana: “Siamo andati a cena e poi a casa mia dove abbiamo guardato un film. Intorno a mezzanotte sono arrivati chiamate e messaggi del suo ex Dumitru che l’ha attirata con la scusa del cane malato”.
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Verso le due di notte, Yana gli invia un ultimo messaggio, in cui lo informa che il cane sta bene e gli dà la buonanotte. Poi Andrej aggiunge: “Dopo la buonanotte non l’ho più sentita. Era infastidita ma non preoccupata dall’atteggiamento di Dumutri. Lei aveva chiuso la storia con lui e ne aveva parlato con la famiglia”.
Dal carcere Dumitru si è avvalso della facoltà di non rispondere, ma a suo carico ci sarebbero prove schiaccianti. Anche l’autopsia avrebbe confermato l’efferatezza del delitto. La giovane è stata colpita più volte al volto, forse con una spranga di ferro, e poi finita con un cuscino sul letto. Yana è morta per soffocamento. Sulle sue mani evidenti lividi e ferite, che dimostrerebbero il suo disperato tentativo di difendersi. Dopo l’omicidio, Dumitru ha occultato il cadavere in un sacco nero e lo ha abbandonato nelle campagne. Rischia la pena dell’ergastolo per omicidio volontario, aggravato dalla premeditazione e a cui si aggiunge l’occultamento di cadavere.
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