Vaccini anti-Covid per i profughi ucraini, la disposizione del Ministero della Salute in una circolare inviata alle Regioni
Secondo quanto riportato dall’Ansa e da diverse agenzie di stampa, il ministero della Salute ha allertato le Regioni perché predispongano risorse per garantire tamponi e vaccini anti-Covid ai rifugiati dell’Ucraina.
In una circolare diffusa dal ministero e riportata da Ansa, si legge: “In relazione alla crisi in corso e in previsione dei conseguenti fenomeni migratori verso il nostro Paese, si prega di voler allertare le Aziende Sanitarie Locali ai fini della individuazione e predisposizione di risorse necessarie all’esecuzione di test diagnostici-tamponi oro/rinofaringei antigenici e molecolari per infezione da SarsCoV2 ed alla somministrazione di vaccini anti-Covid e altre vaccinazioni di routine per tale popolazione a rischio”.
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Le Asl “dovranno, inoltre, assicurare le necessarie attività di sorveglianza, prevenzione e profilassi vaccinale anche in relazione alle altre malattie infettive”.
La circolare prevede che per i cittadini che provengono dall’Ucraina, “indipendentemente dalla cittadinanza, privi di digital Passenger Locator Form o di certificazione verde Covid-19, le ASL territorialmente competenti provvederanno all’esecuzione dei test diagnostici nelle 48 ore dall’ingresso, laddove non avvenuta al momento dell’entrata nei confini Nazionali”.
Poco lontano dal confine partono autobus carichi di persone verso Varsavia, altre città polacche e verso altri Paesi. All’interno ci sono migliaia di persone in attesa. #ukraine #poland pic.twitter.com/EgCquG2UO4
— Monica Napoli (@Monicanpl) March 4, 2022
Inoltre, per i contatti di positivi vanno applicate le regole vigenti. Il vaccino è messo a disposizione a tutte le persone a partire dai 5 anni di età che “dichiarano di non essere vaccinati o non sono in possesso di documentazione attestante la vaccinazione, comprensiva della dose di richiamo (booster) per i soggetti a partire dai 12 anni di età”.
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