Ucraina, trovati a Makariv altri 130 corpi di persone torturate e uccise. Il ministro della Difesa ucraino: “mostruoso crimine di guerra”
Makariv, è una città nella regione di Kiev da pochi giorni liberata dai russi. Quando sul posto sono giunti i soccorsi, è stata fatta un’altra macabra scoperta. Sono stati rinvenuti 130 corpi di persone con chiari segni di tortura. A dare l’annuncio è stato il ministro della Difesa ucraino, che su Twitter lo ha definito: “un nuovo, mostruoso crimine di guerra”.
⚡️ Mayor: Russian troops shot 132 civilians in Makariv.
Makariv Head Vadym Tokar added that 40% of the town was destroyed by shelling. Makariv, a town of 10,000 people 50 kilometers west of Kyiv, was liberated by Ukrainian Armed Forces on March 22.
?: @AnnaMyroniuk pic.twitter.com/XqvjrotrqM
— The Kyiv Independent (@KyivIndependent) April 8, 2022
Anche in altre città dell’Ucraina sono emersi tali ritrovamenti. “A Kramatorsk ennesimi crimini di guerra”, ha dichiarato il presidente ucraino Zelensky. Non solo a Bucha, ma anche altrove. In uno dei suoi ultimi video, il presidente ucraino Zelensky ha detto: “Come il massacro di Bucha, come tanti altri crimini di guerra russi, l’attacco a Kramatorsk deve essere inserito tra le accuse che saranno portate in tribunale, cosa che dovrà accadere”. Qui le vittime accertate sono oltre 50 persone.
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“Tutti gli sforzi del mondo – aggiunge Zelensky – dovranno essere diretti a ricostruire ogni minuto. Chi ha fatto cosa, chi ha dato gli ordini, da dove sono arrivati i razzi, chi li ha portati, chi ha dato l’ordine e come l’attacco è stato organizzato. La responsabilità è inevitabile”. Nella visita di ieri, 8 aprile a Bucha, la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen ha commentato: “Qui, l’umanità in frantumi”.
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