Ucraina, Oxana con la figlia disabile presto sarà in Italia per ricevere le cure. Dopo una fuga rocambolesca, sarà accolta a Bologna
Una storia a lieto fine è quella di Oxana, 40 anni, e dei suoi figli: un maschio di 17 anni e una bambina bambina disabile, affetta dalla sindrome di Pallister-Killian (Pks). Oxana e la bimba erano rimaste bloccate a Nova Kakhovka, 50 km a sud di Cherson. Dopo giorni di terrore e dopo aver subito le razzie dei russi che le hanno portato via tutto ciò che aveva di valore in casa, è riuscita a chiedere aiuto grazie ad un cellulare che aveva nascosto e che è sfuggito all’attenzione dei russi.
La donna aveva lanciato un appello, che è stato accolto dall’associazione Pks Italia di Bologna e dalla Rete Anas Soccorso Sardegna che ha organizzato una missione di recupero sia di Oxana e della bambina, che del figlio che era dai nonni. Dopo la fuga, che ha dovuto superare posti di blocco, soste di fortuna e intoppi vari, Oxana e la sua famiglia sono giunti al campo profughi.
Leggi anche: IL DRAMMA DELLA DONNE UCRAINE VIOLENTATE CHE NON POSSONO ABORTIRE
“E’ la prima volta che tentiamo una missione del genere – spiega all’ANSA Claudio Cugusi, presidente nazionale della Protezione civile di Rete Anas Soccorso – abbiamo corso un grande rischio facendo arrivare i nostri volontari ucraini in territorio occupato dai russi ma non potevamo ignorare questa richiesta di soccorso”.
Samantha Carletti, presidente dell’associazione Pks Italia ha dichiarato: “Dopo Pasqua arriveranno a Bologna dove abbiamo trovato un appartamento vicino all’ospedale Sant’Orsola Malpighi. Qui gli specialisti che fanno parte del comitato scientifico dell’associazione sono già disponibili a valutare la situazione della bimba. E’ quasi un miracolo che siano riusciti a salvarsi”.
Ucraina: Oxana con la figlia disabile scampate alle bombe https://t.co/LAc4JfgYkK pic.twitter.com/tagOlUN91s
— lorenzo (@lorenzino902) April 15, 2022
Si legge sulla pagina Facebook di Pks Kids Italia: “Dopo 16 lunghissime ore di viaggio, Katrina con mamma e fratello hanno raggiunto la prima meta. Dopo aver trascorso la notte in un giardino, questa mattina alle 6 é ricominciato il loro viaggio, altrettanto lungo e complicato, verso la frontiera. La mamma di Katrina, dandoci finalmente questa tanto attesa notizia, scrive: “Sognerò a lungo la strada, c’é l’orrore, soprattutto nelle prime linee”.
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.