Ucraina, ecco le armi che l’Italia invierà a Kiev. Niente carri armati e droni, ma anche l’invio di militari per la sicurezza dei confini
Il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, firmerà il nuovo decreto con cui si autorizza il terzo invio di armi per la difesa dell’esercito ucraino. Nella nuova fornitura, secondo quanto anticipato dal Corriere della Sera, non ci sarebbero mezzi pesanti come i carri armati, droni o blindati.
L’invio verterà esclusivamente su ormi come “obici da 155/39 FH70, cannoni dotati di un motore che permette riposizionamenti e piccoli spostamenti e che hanno una gittata di più di 20 chilometri”.
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Inoltre, è previsto l’invio “munizionamento di artiglieria, sistemi di comunicazione, dispositivi di protezione individuali e kit di sopravvivenza”. Previsto anche l’invio di “armi tecnologiche”, ovvero “sistemi elettronici disturbatori anti droni, disturbatori di radar, sistemi elettronici di intercettazione di comunicazione e di frequenze radar che possono servire anche per bloccare eventuali intrusioni”.
Insieme alle armi, il ministro ha annunciato l’invio di militari “per difendere il fianco orientale: 350 militari in Ungheria, 250 in Bulgaria”.
Il ministro Guerini ha commentato: «Il nostro sostegno all’Ucraina, e quello dei paesi europei e alleati, è stato ed è un presupposto decisivo per giungere, quando ci saranno le condizioni a cui tutti dobbiamo dedicare ogni sforzo possibile, ad un negoziato vero ed equo».
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