Uccide la figlia gettandosi dal nono piano, per lei ora potrebbe esserci la libertà vigilata
Giulia Lavatura lo scorso 8 gennaio si è gettata dal nono piano insieme alla figlia e la cagnolina, salvandosi miracolosamente
Si era gettata dal nono piano con la figlia Wendy e la cagnolina, lei si è salvata miracolosamente. Era accaduto lo scorso 8 gennaio a Ravenna, in via Dradi. La piccola di sei anni è morta, mentre lei si è salvata cadendo su alcune impalcature. Per lei ora si prospetta la libertà vigilata presso una struttura protetta. Lo psichiatra Gabriele Braccini, che è stato nominato dal gip Andrea Galanti, ha spiegato n aula che la 41enne è incapace di intendere e di volere e che è socialmente pericolosa. Lo riporta Il Resto del Carlino.
La donna attualmente continua con il ricovero a Villa Azzurra di Riolo Terme.
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Giulia Lavatura, così si chiama la donna, aveva ammesso in aula di aver sospeso la cura che faceva per via di un disturbo mentale, interruzione legata al tremore alle mani.
Sottoposta allo stress probabilmente per un presunto debito legato a un superbonus 110, oltre a un rapporto burrascoso col padre. Un debito pari a 600 mila euro. Da qui il gesto estremo che l’ha portata a buttarsi dal balcone. «Volevo liberare me e la bimba», aveva detto.
Giulia Lavatura, nonostante la bimba la implorasse, così come ha raccontato la vicina, però l’ha presa in braccio e con anche la cagnolina legata in vita si è gettata giù dal balcone per 30 metri.