Trentenne arrestato per pedofilia, adescava minorenni sul web chiedendo prestazioni sessuali virtuali. 40 i capi d’accusa contestati
Un trentenne insospettabile è stato accusato di “violenza sessuale consumata virtualmente” ai danni di 26 minorenni tra i 10 e 13 anni. L’indagine è partita dopo la denuncia di una madre che ha notato un cambiamento nel comportamento della figlia. Grazie al colloquio con una psicologa, la bambina ha raccontato l’accaduto.
L’uomo assumeva l’identità di un 14enne dai modi gentili e adescava sul web minorenni, che convinceva a denudarsi e praticare sesso virtuale. Le indagini hanno messo in luce una pratica costante e duratura. Dall’analisi del falso profilo web, gli inquirenti hanno trovato 177 foto dello falso 14enne, leggermente modificate e molte di più di quelle delle vittime nude.
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Per l’uomo si sono aperte le porte del carcere e dovrà rispondere a 40 capi di imputazione, tra cui detenzione, cessione di materiale pedopornografico, produzione di materiale, tentativo di produzione e violenza sessuale aggravata dalla minore età della vittima, anche se attraverso mezzo “virtuale”.
L’uomo attualmente è agli arresti domiciliari, ma il pm ha chiesto il trasferimento al carcere per il pericolo di reiterazione del reato. L’uomo era considerato una persona insospettabile, fidanzato, con un lavoro da impiegato.
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