Tennis, Sinner svela: “Papà è entrato nel mio team come chef”

L’azzurro farà il suo debutto domani a Montecarlo

Jannik Sinner, uno degli azzurri di punta del tennis e tra i più in forma del momento è pronto al debutto su terra rossa e al Masters 1000 di Montecarlo.

L’azzurro ha parlato di vari temi in un’intervista a Corriere della Sera.

Tra i temi toccati la rivalità, ormai più viva che mai con Alcaraz.

“Lla prima volta ci siamo affrontati nel challenger di Alicante, era il 2019, vinse Carlos. Sopo la partita mi avvicinai: quanti anni hai? da quanto tempo ti alleni tutti i giorni? Insomma gli ho chiesto un po’ di cose perché era chiaro che Alcaraz fosse un tipo particolare. posso garantire: in campo, fa impressione. ogni volta che gioco con lui imparo qualcosa: da Indian Wells a Miami, ad esempio, ho inserito dentro il mio tennis piccole cose, dettagli, a costo di sbagliare di più. ha funzionato. il percorso è questo: mettere nel serbatoio nuova benzina ogni match”.

E sul rapporto con la fama: “lo vedo, lo sento, mi fa piacere. Qui a Montecarlo, poi, i tanti tifosi italiani creano un’atmosfera molto positiva. vivere insieme le emozioni mi è sempre piaciuto. Competere con la popolarità del pallone, da noi, è una missione impossibile. è lo sport nazionale: neanche mi ci metto. Però grazie a questa generazione di azzurri — io, Berrettini, musetti e gli altri — il tennis si sta facendo largo”

Infine svela il ruolo nuovo assunto dal padre Hanspeter, ora chef del team:

“È rimasto 40 anni in cucina, venti al rifugio talschlusshütte, in val Fiscalina. ha iniziato a girare con me dagli usa. A lui piace: cucinare è la sua vita e io mi sento felice: sono andato via di casa a 14 anni, abbiamo passato troppo poco tempo insieme. così proviamo a recuperare”.

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