Si è spento a 91 anni anni, il nonno, Josef Sinner
Il tennis o lo sci? Da piccolo per Jannik Sinner le prospettive sportive erano molteplici. Poi, spinto da nonno Josef ha scelto la racchetta.
Un nonno che purtroppo si è spento in questi giorni a 91 anni.
Nel necrologio della famiglia si legge: “Tristi per il fatto che non sia più con noi, ma grati per averlo avuto per molto tempo, salutiamo il nostro caro Josef che, dopo una vita intensa e piena di soddisfazioni, si è addormentato serenamente nella sua amata casa”.
Una figura di riferimento per l’azzurro. Nonno Sinner lo accompagnava da Sesto Pusteria al Circolo Tennis Brunico per i suoi primi allenamenti. Lo ha sempre preso per mano, letteralmente, anche quando faceva sci, cercava di accompagnarlo a scuola e poi al corso.
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Sinner e il legame con il nonno
Nonno Josef ci ha visto lungo. Fu il primo a dire a papà Hanspeter e Mamma Siglinde, impegnati a tempo pieno nella gestione del rifugio in Val Fiscalina, come il nipote avesse ricevuto complimenti dal primo maestro di sci Heribert Mayr.
Sinner deve così molto al nonno, come raccontato in un’intervista a Corriere della Sera: «Conoscerla e parlare un po’ con lei è stato un onore (riferendosi a Lindsey Vonn, ndr). Da bambino ogni sabato e domenica ero davanti alla tv con il nonno a guardare le sue gare. Mi alzavo prestissimo, andavo a sciare alle 7,30 e alle 11.00 ero sul divano con lui».
Un brutto lutto per l’azzurro reduce dai quarti di finale in Australia persi con Stefanos Tsitsipas e che ora dovrà assorbire questo dolore e la delusione per l’eliminazione dal torneo.
Ora dovrebbe gareggiare il 6 febbraio all’ATP 250 di Montpellier e poi dovrebbe gareggiare in Olanda.
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