Stretta del Governo sull’uso illecito dei cellulari in carcere

Stretta del Governo sull'uso illecito dei cellulari in carcere

Stretta del Governo sull’uso illecito dei cellulari in carcere. La proposta di Fratelli d’Italia chiede pene più severe

Fratelli d’Italia ha presentato un disegno di legge per porre limite all’uso illegale di telefoni cellulari per i detenuti. La proposta avanzata dal senatore Menia prevede pene più severe per chi fornisce ai detenuti qualsiasi tipo di dispositivo elettronico “in grado di consentire la connessione sulle reti internet e di poter effettuare operazioni finanche bancarie”:

L’Agi riporta alcuni dei dettagli contenuti all’interno della proposta di legge: “Bisogna con ogni urgenza intervenire legislativamente nel sistema penitenziario italiano, al fine di contrastare e sanzionare più efficacemente l’uso illecito di telefoni cellulari”, questo per dare immediata risposta alle “richieste d’intervento legislativo che provengono dal mondo degli operatori penitenziari, in particolare, dagli appartenenti al Corpo della polizia penitenziaria”.

Si sottolineano ancora le difficoltà in essere, poiché anche se si è in grado di “individuare e sequestrare i dispositivi cellulari telefonici illecitamente tenuti dalle persone detenute” non si può “di fatto contare su una rigorosa risposta sanzionatoria, sia penale che disciplinare, adeguata al possibile vulnus che viene perpetrato nei confronti della credibilità del sistema penitenziario e giudiziario, non essendovi, a oggi, alcuna esplicita previsione in tal senso e risultando il tutto lasciato, in verità, alla creatività di quanti eventualmente giudicheranno sia sul piano giudiziario che amministrativo”.

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L’urgenza di una normativa nasce anche dalla necessità di evitare rischi, ovvero che “pubblici ufficiali o addetti a servizi pubblici, o comunque persone autorizzate ad accedere all’interno degli istituti penitenziari, semmai perché minacciati, oppure per trarne profitto, si prestino a introdurre illecitamente dispositivi telefonici o altri strumenti od oggetti che consentano ai detenuti di poter comunicare con l’esterno”.

Sulla problematica è intervenuto anche Enrico Sbriglia, presidente dell’osservatorio internazionale della legalità di Trieste ed ex provveditore regionale delle carceri del Triveneto : “Chi porta un telefonino in carcere causa un problema enorme, provoca ulteriori comportamenti dolosi. Con questa legge si puniscono coloro che tradiscono la loro funzione istituzionale e si macchiano del reato di introdurre un telefonino in carcere. E allo stesso tempo si tutela chi fa sempre il proprio dovere”.

Fonte immagine: https://it.freepik.com/foto-premium/mani-di-uomini-che-cercano-disperatamente-di-catturare-il-concetto-di-prigioniero-di-ferro-persone-della-thailandia-sperano-di-essere-libere_27035578.htm#query=carcere&position=42&from_view=search&track=sph

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