Stefano Tacconi rompe il silenzio e parla per la prima volta dopo il malore

L’ex portiere ha parlato dopo l’aneurisma cerebrale del 23 aprile

Non sono stati mesi semplici per Stefano Tacconi, ex portiere della Juventus e della Nazionale. Lo scorso 23 aprile il terribile malore, l’aneurisma cerebrale che gli ha fatto rispiare la vita.

Due mesi passati all’ospedale di Alessandria e tre settimane al centro di riabilitazione Borsalino. Al Secolo XIX Tacconi ha così raccontato questo ultimo periodo.

«Ho vinto tutto nella mia carriera, ma questa è la coppa più importante. Non ricordo quasi niente; ho capito che sono stato tanto male, ma ora va molto meglio».

Ci sono stati progressi e ora respira solo tanto da dire: «dai, dai, fatemi alzare. Voglio uscire dall’ospedale e tornare a casa presto».

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Non ha mai smesso di lottare Tacconi, come faceva in campo. Tanto è stato poi il sostegno dei tifosi e del figlio Andrea che costantemente ha dato aggiornamenti sul padre.

Proprio i familiari spiegano: «Si alza da solo, cammina accompagnato e si muove con la sedia a rotelle; non si lamenta mai e vuole sempre fare qualcosa in più»,

Tacconi, nell’intervista, si è anche distratto dai suoi problemi parlando nel mercato Juve

«Alla Juve è tornato Pogba, un gran giocatore; meno male che Dybala è andato via».

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