
Stefano De Martino: da ballerino a uomo di spettacolo, l’evoluzione di un talento italiano. Ecco cosa ha rivelato
Stefano De Martino è uno di quei personaggi dello spettacolo italiano che ha saputo reinventarsi con intelligenza, determinazione e una buona dose di carisma. Ha esordito come ballerino, ma nel tempo ha saputo affermarsi come conduttore televisivo, trasformandosi in un volto familiare per il grande pubblico. La sua carriera è un esempio di come la versatilità, unita a un forte senso dell’ironia e all’impegno costante, possa aprire strade sempre nuove nel mondo dello showbiz.
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La popolarità di De Martino esplode nel 2009 quando partecipa ad “Amici di Maria De Filippi”, uno dei talent show più seguiti d’Italia. Con il tempo, Stefano dimostra di avere qualità che vanno oltre il palcoscenico del ballo. La svolta arriva quando inizia a comparire in ruoli più versatili: opinionista, ospite, conduttore. Il suo debutto ufficiale come conduttore arriva con “Made in Sud” dove si distingue per naturalezza e capacità di interagire con il pubblico, anche nei momenti più improvvisati. Segue un crescendo di esperienze che lo portano a diventare uno dei volti più interessanti della Rai: “Bar Stella”, format originale ispirato al bar di famiglia. Stefano rappresenta una voce fresca, autentica e in continua evoluzione.
Al settimanale Chi, il noto conduttore televisivo ha rivelato come riesce a gestire il gossip:
“I primi tempi in cui mi vedevo sempre fotografato o raccontato, anche con fantasia, provavo talvolta insofferenza, anche perché venivo visto solo in quella chiave. Ero un ballerino e ho avuto una storia mediatica che fagocitava tutto il resto. La mia professione, in quegli anni, pesava meno della mia storia. E, se sei ambizioso e hai un’idea di futuro come quella che avevo io, un po’ ne soffri.. Negli anni ho cambiato il mio punto di vista sul gossip. La cronaca rosa e la vita professionale non sono antagonisti: più cresce la popolarità e più cresce la curiosità. È il termometro del mio lavoro e, certo, non mi lamento. Ho capito che il gossip, inteso come chiacchiera bonaria, fa parte dell’animo umano, la curiosità è intrinseca alla nostra natura. E appartiene a ogni ambiente. Ho amici che lavorano in ospedale, che fanno gli avvocati, che fanno lavori seri, e, quando ci troviamo a cena insieme, mi diverto ad ascoltarli. Amo le storie e, quando sento gli intrecci di persone che fanno un lavoro più “normale”, e magari salvano davvero vite umane, capisco che il gossip è ovunque e che noi “della televisione”, , con le nostre piccole storielle, gli facciamo un baffo. Quando mi sento sotto pressione perché magari si parla tanto di me, e cercano di trovarmi una fidanzata a tutti i costi, relativizzo. In fondo sono un personaggio pubblico in un piccolo Paese del mondo. Penso alla scena del film Caro diario, quando Nanni Moretti compie 40 anni e il suo amico regista Renato De Maria prende un metro e gli dice: «Quanto pensi di vivere, 80 anni? Ecco, questi sono 80 centimetri, ne tolgo 40, e questo è quello che ti rimane». E io mi posso preoccupare di cose così estemporanee?”.