Tennis, Djokovic rompe il silenzio e torna a parlare di vaccini: la sua presa di posizione
Nessun cambio d’idea o di prospettiva da parte del numero uno al Mondo
Novak Djokovic torna a parlare. Dopo il clamore mediatico suscitato dalla sua espulsione dall’Australia (causa non vaccinazione) il serbo aveva promesso di non parlare.
A settimane di distanza dalla fine della prima prova Slam, vinta poi da Rafael Nadal, il numero uno al mondo ha concesso una lunga intervista alla BBC.
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L’intervista andrà in onda questa sera, 15 febbraio ma intanto trapelano le prime indiscrezioni.
Novak Djokovic non cambia idea, l’intervista alla BBC
“Non sono in assoluto contrario alle vaccinazioni: non escludo di vaccinarmi contro il Covid in futuro, e capisco che a livello globale, tutti stanno cercando di fare un grande sforzo per gestire questo virus e mettere, si spera, una parola fine a questa situazione. Ma ho sempre sostenuto la libertà di decidere cosa mettere nel proprio corpo. I principi del processo decisionale sul mio corpo sono più importanti di qualsiasi titolo o altro. Sto cercando di essere in sintonia con il mio corpo il più possibile. Sono attento al discorso del benessere, alla dieta, agli schemi di sonno”.
Una presa di posizione forte da parte di Novak Djokovic che dopo aver saltato gli Australian Open si dice disposto, per difendere ciò in cui crede anche Roland Garros e Wimbledon.
Novak Djokovic says he would rather skip future tournaments than be forced to get a Covid jab, in an exclusive BBC interview https://t.co/vLNeBvgp0M
— BBC Breaking News (@BBCBreaking) February 15, 2022
“Confermo che questo è il prezzo che sono disposto a pagare”.
Nessun dietro front da parte del tennista che rischia ora, dopo aver saltato l’Open d’Australia di essere superato nel ranking dal russo Daniil Medvedev.
Eppure per Novak Djokovic sembra che la posta in palio sia più alta. Il tennista starebbe anche studiando e finanziando una ricerca per trovare una cura alternativa al virus.
Di certo saranno sempre meno i tornei a cui potrà prender parte, anche in America rischia infatti di non poter entrare.
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