Ciclismo, Colbrelli come Eriksen con un defibrillatore: ma tornerà a gareggiare?
Il ciclista ha ora un impianto sottocutaneo
Sonny Colbrelli, ciclista vincitore dell’ultima Parigi – Roubaix nel weekend è stato dimesso dall’ospedale e gli è stato impiantato un defibrillatore sottocutaneo.
Una dinamica simile a quanto successo a Christian Eriksen, ex dell’Inter che ha dovuto lasciare proprio Milano dopo l’operazione.
In Italia e questo problema si proporrà anche per Colbrelli non si può gareggiare con un impianto del genere.
Il bresciano era stato colpito da un arresto cardiorespiratorio lunedì 21 marzo al termine della prima tappa della Volta Catalunya.
Poi l’operazione e l’innesto del defibrillatore sottocuteneo e i dubbi sul futuro. Cosa succede ora?
A Repubblica Lucio Mos, presidente della Società italiana di cardiologia, ha parlato del caso del Ciclista.
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«I nostri protocolli, datati 2017, in materia di defibrillatori sono estremamente severi, assai più che all’estero. Praticare uno sport ad alta intensità d’impegno cardiaco con un ICD è impossibile. A dirla tutta, il protocollo sta per essere aggiornato, lo sarà entro la fine del 2022. Ma non sono previste novità in materia di defibrillatori. Giusta o sbagliata che sia, la posizione italiana è questa e non cambierà».
E poi: «È teoricamente possibile, cioè, che la causa sia stata transitoria. Una forma virale per esempio, un virus cariotropo che ha sconvolto l’organo ma che, per ipotesi, può non farlo una seconda volta. Ma perché Colbrelli possa tornare a correre deve accadere che il problema rientri al punto che gli possa venir tolto il defibrillatore».
Quindi c’è ancora una labile speranza che l’azzurro possa tornare in sella alla sua bici e sorprendere ancora una volta tutti.
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