Speciale TG5 propone la puntata «Napoli è…»: le anticipazioni di sabato 15 aprile

Speciale TG5 propone la puntata «Napoli è…»: le anticipazioni e i dettagli

Sabato 15 aprile, in seconda serata, su Canale 5, Speciale TG5 propone la puntata «Napoli è…». Il settimanale di Clemente Mimun, firmato da Susanna Galeazzi, a cura di Claudio Fico, dedica un ampio reportage a Napoli.

Una città, secondo BBC Travel, «con troppa storia da gestire»: di fatto, un concentrato unico di monumenti e siti archeologici; aree naturali; etnie, lingue e dialetti; tradizioni e criminalità; archivi e biblioteche; ricerca e istituti per l’alta formazione; conservatorio, accademie e università; musei, arte e architettura; teatro e cinema; opera, musica e canzoni napoletane; letteratura, filosofia e scienza. E ancora, stile, cucina, sport…

Oggi, la città partenopea vive un momento d’oro, legato a cultura, turismo, scudetto, che si contrappone a storie più opache, legate a malasanità e delinquenza.

L’inviata, e altri giornalisti della testata di approfondimento del TG5, hanno incontrato alcune delle più rappresentative figure della società e della cultura napoletana.

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Tra questi, James Senese, grande jazzista che ha accompagnato in studio e in tour, con il suo sax, Pino Daniele; il pugile e campione olimpionico, Patrizio Oliva; lo scultore e pittore di culto, Lello Esposito; il proprietario della storica pizzeria Concettina ai Tre Santi, Ciro Oliva; la pluripremiata attrice Lina Sastri; l’attaccante del Napoli e nazionale della Nigeria, Victor Osimhen; il fondatore della Filmauro e presidente del Napoli Calcio, Aurelio De Laurentiis.

Il lato oscuro della capitale campana viene documentato con la testimonianza del presidente della Scuola di Medicina e Chirurgia dell’Università Federico II, Maria Triassi, alla quale si chiede conto del fenomeno delle aggressioni nei pronto soccorso e della carenza di personale negli ospedali.

A Scampia, infine, il quartiere a nord di Napoli, noto nel mondo quale teatro della serie Gomorra e per l’edificio simbolo di degrado de Le Vele, non mancano storie di delinquenza, ma anche di recupero e rinascita, soprattutto dei più giovani.

 

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