Sorelle morte a Riccione investite dal treno, le parole della madre: “Non me lo spiego. Erano due ragazze responsabili”
Vittorio Pisanu, il papà di Giulia e Alessia, le due sorelle travolte e uccise domenica mattina da un Frecciarossa sul binario 1 della stazione di Riccione è sconvolto. Un amico dell’uomo avrebbe riportato le parole del padre: «Io non volevo che andassero in discoteca sabato sera. Ma loro hanno insistito, insistito… Mi hanno preso per sfinimento. E alla fine ho ceduto, ho detto sì…».
Sempre l’amico, ai giornalisti ha detto: «Vittorio è un uomo distrutto, non si dà pace. Ha detto solo che sabato sera si sentiva molto stanco… Forse anche per questo le ragazze sono riuscite a convincerlo». Il papà però avrebbe posto una condizione tassativa: «Giulia, Alessia, vi vengo io a prendere a Riccione. E su questo non si discute», ma i fatti sono andati diversamente. La secondogenita, la mattina lo rassicura al telefono: «Tranquillo papà. Il mio cellulare è scarico, a Giulia lo hanno rubato. Va tutto bene, stiamo andando in stazione e torniamo a casa».
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La madre delle due giovani, Tatiana, rumena, separata da Vittorio da circa un anno, ha dichiarato: «Tante domande che rimarranno senza risposta. Erano due ragazze molto responsabili, non mi spiego» e nella disperazione conclude: «Credo che le parole non possano descrivere ciò che provo dentro al cuore».
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