Smart Working, presentata una mozione per agevolare i lavoratori e incentivare e regolamentare il lavoro da remoto
Fratelli d’Italia e da l’Alternativa c’è hanno ottenuto il voto di maggioranza alle mozioni che chiedono alle Camere di legiferare sullo smart working nella pubblica amministrazione. Non ancora si può parlare di legge, ma un tassello per agevolare il lavoratore della pubblica amministrazione è stato agiunto.
Il Governo adesso deve individuare “regole certe e di garanzia anche nell’ambito della contrattazione collettiva, con particolare riguardo al diritto alla formazione e alla non discriminazione, ed alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e alle misure idonee ad assicurare il miglioramento del benessere organizzativo”. A questo si aggiungono una serie di diritti, come quello “alla disconnessione, la parità di genere ed i diritti alla sicurezza dei lavoratori e al rispetto della protezione dei dati personali”.
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Al vaglio del Governo anche una serie di aspetti, come l’organizzazione tra lavoratori in presenza e lavoratori sin smart working, ma anche le “condizioni effettive per una maggiore autonomia e responsabilità nella gestione dei tempi di lavoro e nel raggiungimento di risultati obiettivamente misurabili, anche attraverso iniziative volte a favorire la costituzione di micro team professionali.
Riassunto per i non avvezzi all’uso di Instagram:
– Sarà stipulato a breve, insieme alle #parti #sociali, un Protocollo sullo #smartworking. Non è escluso un nuovo intervento legislativo sul tema, strutturato in modo tale da favorire la #contrattazione aziendale in materia/1 https://t.co/b6vaeulPYt
— Diletta Porcheddu (@DPorcheddu) November 3, 2021
Ultimo nodo da sciogliere riguarda il raggiungimento di un equilibrio tra attività lavorativa digitale e modalità di accesso ai mezzi digitali. Dovrà essere “riconosciuto e, anzi, incrementato l’assolvimento degli obblighi burocratici in capo a cittadini e imprese con modalità telematiche, ma anche assicurare adeguate modalità per consentire lo svolgimento in presenza per tutti quei cittadini che non fruiscono, per condizioni soggettive od oggettive, dei servizi da remoto”.
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