Siccità in Italia, verso lo stato di emergenza. Le Regioni già sono a lavoro per far fronte alla carenza di acqua
Intervenuto al Sky Tg24, il sottosegretario alla Salute Andrea Costa ha parlato del problema siccità in Italia: “La preoccupazione delle Regioni è senz’altro giustificata e il Governo condividerà un percorso, ci sono le condizioni per lo stato di emergenza e dobbiamo sostenere il comparto agricolo, un settore che garantisce anche la manutenzione del territorio. E’ un momento di grande difficoltà ed è doveroso da parte del Governo condividere i percorsi con le Regioni”.
In attesa che lo Stato decida il da farsi, molte Regioni italiana hanno già adottato misure preventive. Infatti, dopo le ordinanze comunali, sono in arrivo quelle regionali. In allerta attualmente ci sono tutte le regioni del Nord, ma anche quelle del Centro, tra cui Lazio, Umbria, Toscana ed Emilia Romagna.
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Preoccupante è la questione del fiume Po. l’Autorità di bacino del Po ha dichiarato l’allarme rosso: la situazione del fiume risulta allo stato di emergenza più grave. Si sta infatti pensando di ridurre il prelievo di acqua per le irrigazioni e non di sospenderlo. “Giunti a questi livelli – ha dichiarato all’Ansa il segretario dell’Autorità di bacino Meuccio Berselli – ogni decisione porta con sé margini di criticità ma il traguardo è minimizzare il danno quanto più possibile in attesa di potenziali integrazioni amministrative dei territori e organi di governo”.
Anche il Piemonte è in crisi idrica. Il governatore Alberto Cirio ha decretato l’allarme rosso e chiesto aiuto alla Valle d’Aosta, che ha risposto con un diniego: «Non possiamo aiutare il Piemonte, anche la nostra regione sta riscontrando gravi criticità dovute alla carenza idrica. Abbiamo i nevai già sciolti come se fossimo ad agosto e temperature altissime anche fino a 4.000 metri» ha dichiarato Erik Lavevaz, presidente della Valle d’Aosta.
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