SIAE i dati 2020: il caro prezzo pagato dal mondo dello spettacolo

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Pubblicati dalla SIAE i dati 2020 relativi al mondo dello spettacolo, che ha fatto registrare una crisi profonda causata dall’emergenza sanitaria

La SIAE ha pubblicato i dati relativi al 2020, evidenziando come il mondo dello spettacolo sia stato “messo a dura prova”. Complessivamente, si legge dal comunicato stampa pubblicato dalla SIAE, “gli eventi sono diminuiti del 69,29%, gli ingressi hanno segnato un calo del 72,90%, la spesa al botteghino è scesa del 77,58% mentre la spesa del pubblico ha avuto una riduzione dell’82,24%”.

Un dato sconcertante se si pensa che “nei primi due mesi del 2020, quando ancora non era scattata l’emergenza sanitaria, non solo gli eventi spettacolistici erano cresciuti rispetto all’anno precedente del 3,38%, ma si era registrato un aumento degli ingressi del 15,49% grazie ad una grande partecipazione del pubblico, disposto a spendere più di quanto avesse fatto nello stesso periodo dell’anno precedente (+17,23%)”.

Come ben sappiamo, a partire da marzo 2020 sono stati chiusi al pubblico tutti i luoghi della cultura e sono stati annullati gli spettacoli di qualsiasi natura, inclusi quelli teatrali e cinematografici, a cui sono seguite aperture a singhiozzo e con ingenti limitazioni nei mesi estivi e una nuova chiusura in autunno. “Tutto ciò ha determinato gravi perdite per il settore dello spettacolo con pesanti ricadute anche sui livelli occupazionali”.

Tutti i settori, dal cinema al teatro, dai concerti allo sport, dalle attività di ballo agli spettacoli viaggianti, hanno subito pesanti perdite e una notevole flessione degli ingressi

“La crisi epocale determinata dall’emergenza sanitaria e dalle conseguenti misure per contrastarla sta facendo pagare – ha dichiarato il Presidente SIAE Giulio Rapetti Mogol – un prezzo altissimo al settore dello spettacolo, di cui fanno parte quei creatori di felicità per la nostra collettività che sono i compositori e gli artisti della musica, del cinema, del teatro e della letteratura nonché i lavoratori che ne supportano l’attività. La diffusione della cultura è essenziale non solo per l’economia italiana ma per la stessa qualità della vita e per questo rappresenta qualcosa di più di uno dei tanti settori da salvare nell’attuale situazione”.

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Il Direttore Generale SIAE Gaetano Blandini, ha commentato: “In un periodo in cui stiamo combattendo una battaglia durissima contro un nemico invisibile i nostri dati somigliano ad un vero e proprio bollettino di guerra. È importante capire anche quali conseguenze lascerà questa lunga e difficile fase sulle abitudini delle persone quando sarà possibile tornare alla normalità. Come Società Italiana degli Autori ed Editori è nostro preciso dovere assicurare che venga fatto tutto il possibile affinché il patrimonio artistico e culturale, che contribuisce sensibilmente alla crescita economica del nostro Paese, riceva la giusta attenzione in termini di strategie, programmazione e sostegno finanziario, per poter ripartire e riprendere il suo sentiero di crescita”.

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