Si è spento Franco Battiato: l’Italia dice addio a uno dei più grandi cantautori
È morto a 76 anni
Franco Battiato non c’è più. Il cantautore italiano, uno dei più importanti della storia della musica nostrana si è spento a 76 anni.
Si trovava nella sua abitazione di Milo dove si era rifugiato dal 2019.
Da anni, si sapeva che le sue condizioni non fossero buone, ma non c’erano mai stati aggiornamenti. A dare l’annuncio la famiglia che ha anche spiegato come i funerali si terranno in forma privata.
Nato in provincia di Catania nel 1945 è cresciuto, musicalmente parlando a Milano dove conobbe anche Giorgio Gaber che gli diede una mano per le prime canzoni e con Caterina Caselli per la prime apparizioni tv (conducevano “Diamoci del Tu”).
Un uomo colto che non solo ha scritto pagine di storia ma si è dedicato anche ai libri e ha avuto una breve esperienza (non retribuita) come assessore alla Regione Sicilia con la giunta Crocetta, durata da novembre 2013 a marzo 2014.
Negli anni 70 pubblica il primo disco Fetus dicco di varie contaminazioni e generi musicali e da lì sarà tutto un crescendo.
Con la casa discografica EMI firmerà gli album più famosi prodotti nel giro di pochi anni: L’era del cinghiale bianco (1979), Patriots (1980), La voce del padrone (1981) e L’arca di Noè (1982), che contenevano pezzi come “Prospettiva Nevski”, “Radio Varsavia”, “Voglio vederti danzare” e “Scalo a grado”.
Tanti i pezzi che sono entrati nella mente di tutti, dal successo dell’album “La Voce del Padrone” del 1981 dove erano contenuti alcune delle canzoni più iconiche come “Cuccurucucù” e “Centro di gravità permanente”.
Un annuncio a ciel sereno che turba il mondo della cultura a cui non rimane altro che dire se non “Ciao Maestro!”.
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