Francesco Vaia interviene ad Agorà sulla questione scuola, auspicando la vaccinazione per l’intero personale scolastico, alunni compresi
La riapertura della scuola a settembre in presenza e scongiurare la Dad sono le priorità del governo. Per questo motivo si è a lavoro per far sì che al suono della campanella il prossimo anno scolastico si possa ritornare tra i banchi in piena sicurezza. Si parla di obbligo vaccinale per il personale docente e amministrativo, ma il nodo è ancora da sciogliere.
Intanto, questa mattina, Francesco Vaia, direttore sanitario dell’istituto Spallanzani di Roma, ad Agorà Estate su Rai 3 ha espresso il parere positivo per la vaccinazione dei ragazzi: “in particolare i giovani dai 12 anni in su” e ha aggiunto “mentre dai 12 in sotto ho delle perplessità. Mi preoccupa il rapporto rischio-benefici perché sarebbe tutto orientato sul rischio e poi perché il contagio sotto i 12 anni è statisticamente irrilevante“.
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Inoltre, Vaia alza perplessità sul lavoro fatto fino ad ora: “Arriviamo con mesi di ritardo, forse un anno, per quanto riguarda la scuola in particolare. A distanza di un anno siamo troppo lontani dalle risoluzioni” e ribadisce la necessità della vaccinazione per tutti coloro che lavorando in un luogo pubblico, sono a contatto con le persone: “L’obbligo vaccinale a scuola è assolutamente necessario, perché tutte le persone che hanno un rapporto con il pubblico devono essere vaccinate“.
Fra pochi giorni è prevista la cabina di regia per definire gli ultimi dettagli, ma già da diverso tempo il premier Draghi ribadisce la necessità di una ripartenza scolastica nella normalità: “Costi quel che costi a settembre la scuola deve ricominciare in presenza”.
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