Sarà impiccato il medico iraniano che ha lavorato in Italia

Sarà impiccato il medico iraniano che ha lavorato in Italia

Sarà impiccato il medico iraniano che ha lavorato in Italia. Ahmadreza Djalali è accusato di essere una spia di Israele

Ahmadreza Djalali è il medico iraniano, con passaporto iraniano e svedese, condannato a morte e a pagare una multa di 200mila euro, perché considerato una spia per Israele nel 2000. L’avvocato del medico aveva chiesto e ottenuto il rinvio dell’esecuzione della condanna, prevista per lo scorso 21 maggio. Oggi, tuttavia, è arrivata la notizia che la sentenza è stata confermata in appello e sarà portata a compimento “a tempo debito”.

Inoltre, secondo quanto riportato da Today.it “la magistratura iraniana ha escluso l’ipotesi secondo cui, per via della sua doppia nazionalità iraniana e svedese, Djalali potrebbe essere scambiato con un detenuto iraniano”: “Non c’è alcun piano per scambiare Nouri con Djalali e quest’ultimo verrà giustiziato a tempo debito”.

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Il medico, 50 anni, “è scienziato, docente e ricercatore in medicina dei disastri e assistenza umanitaria”. Ha lavorato in Svezia e in Italia presso l’università degli studi del Piemonte orientale, a Novara, e in Belgio, a Bruxelles. La condanna a morte arriva dopo quello che è stato definito “un processo-farsa davanti alla sezione 15 della corte rivoluzionaria di Teheran”.

Secondo quanto riferito dai suoi avvocati, il tribunale non ha fornito alcuna prova per giustificare le accuse e il giudice non ha fornito una copia del verdetto.

Fonte immagine: https://twitter.com/mmattingly11/status/1529154811739811840/photo/1

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