Sanremo 2021, il look Glam Rock di Achille Lauro

“Creare è un gioco difficile. Serve saper convivere con buio e luce”

Il primo dei cinque “quadri” presentati dall’eclettico cantante, Achille Lauro durante la prima performance è un mix di teatralità ed esagerazione. Anche quest’anno, i look sono stati creati da Gucci, con la collaborazione dello stesso Lauro e dello stylist Nicolò Cerioni.

L’esibizione di Achille Lauro rispecchia appieno quanto, lo stesso cantante, ha dichiarato ai media nelle scorse ore: “Questa volta il mio ruolo sarà diverso: non sarò un concorrente, non gareggerò per piazzare un brano in classifica. Mi esibirò per il settore dello spettacolo ferito e vessato, per voi amici giornalisti, per le persone che lavorano per me, per tutti voi. Sarò un velo di mistero sulla vita, sarò la solitudine nascosta in un costume da palcoscenico, sarò sessualmente tutto, genericamente niente. Sarò esagerazione, teatralità, disinibizione. Sarò peccato e peccatore. Porterò un messaggio del mondo all’umanità. E chiederò che Dio ci benedica”.

È così che, nell’ombra del teatro dell’Ariston, spoglio di pubblico e fiori, spicca un tripudio di piume rosa e una figura, quasi mitologica, che lentamente illumina la scena.

Le sfumature sono infinite, dalle più macabre alle più intense, colorate e cupe allo stesso tempo.

Lauro indossa una jumpsuit di cristalli argento ricoperta da una rigida corazza rosa. I capelli, lunghi e di un blu acceso, gli incorniciano il volto quasi a voler addolcire la durezza della maschera che indossa, una maschera che, durante l’esibizione, si macchia di lacrime e sangue.

Sulle labbra, scure e perfettamente coerenti con il total look, un make up firmato Gucci definito e glitterato, in ricordo di un’epoca d’oro per la musica rock: i magnifici 80’s.

Persino l’asta del microfono è personalizzata ad hoc, con simboli tra il sacro e il profano.

Ancora una volta Lauro De Marinis, in arte Achille Lauro e lo stylist Nicolò Cerioni, riescono a portare sul piccolo schermo del pubblico intrattenimento, una perversa e intensa forma d’arte, densa di significato e contrapposizioni. Forse per pochi, sì, ma indubbiamente memorabile.

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