Russia, ferito in un attentato lo scrittore pro-Putin Zakhar Prilepin

Russia, ferito in un attentato lo scrittore pro-Putin Zakhar Prilepin. Si indaga sui responsabili, ma Russia e Ucraina si accusano a vicenda

Zakhar Prilepin, noto scrittore pro-Putin e co-presidente del partito “Una Russia giusta – Per la verità”, è rimasto ferito in un attentato dinamitardo. Intorno alle 10:40 di ieri, 6 maggio, una esplosione, gestita a distanza, ha fatto saltare in aria l’auto su cui viaggiava lo scrittore. L’autista è deceduto nell’esplosione. La figlia dello scrittore sarebbe scesa dall’auto poco prima della deflagrazione.

Secondo le fonti investigative russe, citate dall’agenzia Tass, l’attentato è avvenuto “su istruzione dei servizi segreti ucraini”. Per questo l’autorità giudiziaria ha aperto una inchiesta per terrorismo. Secondo le prime indagini, sotto la vettura era stato collocato un ordigno esplosivo di oltre un paio di chili, forse a base di trinitrotoluene.

Secondo quanto si apprende, Prilepin sarebbe in gravi condizioni. Ha subito pesanti ferite alle gambe e sarebbe stato portato in ospedale in elicottero. Si è poi appreso che sarebbe stato sottoposta ad un’operazione chirurgica nell’ospedale regionale di Semashko.

Leggi anche: Michela Murgia rivela: “Ho un carcinoma renale al quarto stadio. Ho pochi mesi di vita”

La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha scritto su Telegram: “È successo, Washington e la Nato hanno alimentato un’altra cellula terroristica internazionale: il regime di Kiev”. Il vicepresidente del Consiglio di sicurezza, Dmitri Medvedev, ha assicurato che “questo crimine non resterà impunito, chi l’ha commesso non eviterà il castigo. Combattiamo un nemico codardo, che cerca di intimidirci. Sceglie per obiettivo gli autentici patrioti del nostro paese, quelli che dedicano tutte le proprie energie al servizio della patria e stanno facendo tutto il possibile per avvicinarsi alla vittoria sul neonazismo ucraino“.