Si aggrava sempre di più la posizione dell’artista
Si aggrava sempre di più la situazione di Puff Diddy, ovvero Sean Combs. Il rapper è accusato di abusi sessuali e traffico di persone.
Nelle settimane precedenti è partito il processo e nel mentre continuano ad arrivare denunce. Le ultime sono sei, di tre uomini e tre donne.
Ora l’avvocato dell’accusa, Tony Buzbee, ha raccolto 120 casi. Tra questi si parla pure di una donna di 13 anni, Jane Doe che oggi ne ha 37.
La ragazza sarebbe stata violentata con Diddy e con altre due star: Buzbee, aveva detto, infatti, che presto sarebbero emersi i nomi di altre star coinvolte nei famosi white party.
A questi festini, dove accadeva di tutti c’era mezza Hollywood e non solo, come Leonardo Di Caprio, Jennifer Lopez, Kim Kardashian, Will Smith e tanti altri. Secondo la Doe, di lei avrebbero abusato tre persone, ovvero Diddy e altri due nomi noti. L’identità di questi non è stata ancora resa nota
L’avvocato, qualche settimana fa aveva detto: «Verrà il giorno in cui faremo nomi diversi da Sean Combs. E di nomi ce ne sono molti. I nomi che faremo, supponendo che i nostri investigatori confermino e corroborino ciò che ci è stato detto, sono nomi che vi sconvolgeranno».
La Doe, che non era riuscita a trovare un biglietto per gli MTV Video Music Awards, si era appostata fuori dalla villa di Diddy convincendo la security a farla entrare.
Una volta entrata, dopo aver firmato un accordo di riservatezza, avrebbe bevuto un drink. Stordita, senza riuscirvi, avrebbe provato ad andare a casa. Una delle due star avrebbe iniziato a molestarla e poi Combs sarebbe subentrato.
Nella denuncia si legge «Dopo l’aggressione, la querelante è caduta in una profonda depressione che continua a influenzare ogni aspetto della sua vita».