Processo Ruby Ter, chiesti 6 anni di reclusione per Silvio Berlusconi insieme alla confisca per immobili e conti
La lunga requisitoria dell’accusa nel processo Ruby Ter contro Silvio Berlusconi e altre 28 persone, si è conclusa con la richiesta di una pena a 6 anni per l’ex premier. La pena è per corruzione in atti giudiziari, a cui si aggiunge anche la richiesta di confisca dei 10.846.123 euro e delle 4 case che negli anni Berlusconi avrebbe dato alle «olgettine».
Non finisce qui, perché il Consiglio dei ministri, che si è dichiarato parte civile in questo processo, ha chiesto, attraverso l’avvocatura dello Stato il versamento da parte dell’ex premier di una provvisionale di 10 milioni di euro per i danni causati «dal discredito planetario» che il suo comportamento ha gettato sull’istituzione italiana.
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Il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano e il sostituto Luca Gaglio non hanno previsto le attenuanti generiche, perché Berlusconi avrebbe con consapevolezza comprato il silenzio e le menzogne di una trentina tra ospiti e collaboratori chiamati a testimoniare nei vari processi Ruby.
L’avvocato di Berlusconi, Federico Cecconi, ha dichiarato: «Non sono sorpreso. Da anni la Procura continua con questa impostazione accusatoria e noi abbiamo argomenti solidi per arrivare all’assoluzione. Il reato non c’è, tutto quello che è stato fatto oggetto di contestazione è smentibile».
Per Karima El Mahroug ovvero Ruby Rubacuori, l’allora 18enne marocchina, spacciata per la nipote dell’ex presidente egiziano Mubarak, sono stati chiesti 5 anni.
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