Problemi finanziari per l’Estetista Cinica, ecco cosa è successo e cosa ha rischiato la sua Azienda dal fatturato di 50 milioni
Cristina Fogazzi, meglio conosciuta come l’Estetista Cinica, si è ritrovata vittima di un errore degli sconti erogati dal suo brand e ha rischiato seri guai finanziari. In pratica si è verificato un errore nella valorizzazione dei punti fagiana, che gli utenti accumulano con l’acquisto dei prodotti. Il valore dei punti è stato decuplicato per errore, passando da 0,05 a 0,50 centesimi di euro.
Sembra una sciocchezza, ma su larga scala le cifre sono importanti. L’azienda avrebbe dovuto erogare 500 mila euro di sconti totali, ma l’errore ha trasformato la cifra in 5 milioni di euro.
A spiegare la vicenda è stata la stessa Fogazzi, che ha scritto «I punti fagiana in vostro possesso sono circa 10 milioni. La valorizzazione dei punti doveva essere a 5 centesimi (0,05 €). In questo modo, simulando voi li usaste tutti, l’azienda avrebbe avuto 500 mila euro di sconti erogati. Qualcuno a un certo punto si è perso uno zero e la valorizzazione è stata fatta a 0,50 centesimi. Questo trasformava gli sconti in 5 milioni di euro e dopo una settimana di calcoli abbiamo visto che le nostre finanze non avrebbero retto il colpo».
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Una soluzione è stata trovata. L’imprenditrice ha deciso di lasciare il valore dei punti già convertiti in denaro inalterato, ma ha portato il valore degli altri a 10 centesimi, spiegando che di più non è possibile.
Nella mail di scuse ha scritto: «Volevamo fare una cosa carina, è uscito quello che io chiamo “merdone”. Siamo un’azienda giovane, sbagliamo, ma non siamo né degli imbroglioni né abituati a fare pippa davanti alle nostre responsabilità. Questo no. E se da un lato sono conscia di fare con te una figura orrenda, dall’altro non posso mettere finanziariamente in ginocchio la mia azienda».
Su Instagram ha aggiunto l’Estetista Cinica: «Non pensavo si potesse essere così virtualmente circondati di affetto». Ha poi sottolineato anche l’importanza e il rispetto per quanti lavorano nella sua azienda, risorse professionali e umane fondamentali, verso cui prova stima e riconoscenza.
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