Piera Maggio contro Gianluigi Nuzzi: “Tutto questo è di uno squallore vergognoso”

Piera Maggio diffida Quarto Grado per le frasi offensive nei suoi confronti

Piera Maggio, la mamma della povera Denise Pipitone, contro Nuzzi e Abbate, per le dichiarazioni che quest’ultimo ha fatto a Quarto Grado

Ieri sera è andata in onda una nuova puntata di “Le storie di Quarto Grado”, la trasmissione di Rete4 condotta da Gianluigi Nuzzi con Alessandra Viero. Come annunciato, si è dato molto spazio alla scomparsa di Denise Pipitone. Oltre a parlare delle ultime dichiarazioni della pm Maria Angioni, il giornalista Carmelo Abbate avrebbe ricostruite le posizioni di Anna Corona e Jessica Pulizzi, in un modo che non è piaciuto né a Piera Maggio né a agli utenti del web che si sono scatenati contro Abbate, che avrebbe avanzato insinuazioni ingiuriose contro la stessa Piera Maggio.
Non si è fatta attendere la risposta di Piera Maggio, che ha pubblicato sui social il messaggio di sfogo inviato a Gianluigi Nuzzi:
“Ho scritto adesso al signor Gianluigi Nuzzi. VERGOGNOSO. Signor Nuzzi, ma a lei le pare onesto il comportamento schifoso usato nei miei confronti dal suo collega Abbate, nei miei confronti? E lei che lo fa parlare con tutta tranquillità. Ma come vi sentite a far denigrare una madre a cui le è stata rapita una bambina, cercando di giustificare la violenza. Ma cosa ne sapete di me, ma come vi permettete a giudicarmi e a farmi giudicare pubblicamente senza sapere. Ma secondo il suo parere di padre e di genitore, se questo venisse fatto ad una persona a lei cara, lei lo accetterebbe? Tutto questo è di uno squallore vergognoso. Non sapete nulla realmente della mia vita e mi fate passare per una donna frivola leggera e senza sentimenti. Vergogna no? Cordiali saluti Piera Maggio”.
Su Twitter oggi arriva la replica di Carmelo Abbate, che dice: “Mi sfugge il passaggio dove avrei definito “frivola” la signora Piera maggio, mi sfugge dove avrei “denigrato”, “giudicato” o pronunciato qualsiasi tipo di offesa all’indirizzo della signora Piera Maggio. Ho riportato quanto scritto in sentenza“.

Sempre Abbate scrive: “Ho riportato fedelmente l’analisi del movente in capo a Jessica che fa la Corte d’Assise d’Appello di Palermo. L’origine degli “inequivocabili sentimenti di rabbia e di odio nutriti verso la Maggio”. Io leggo gli atti del processo, non esprimo giudizi morali“.

 

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