Pfizer, in arrivo un milione di dosi e la ricerca su una eventuale terza dose
Pfizer, in arrivo un milione di dosi di vaccino per completare la campagna. Pubblicati i risultati della ricerca su una eventuale terza dose
“Grazie a una proficua interlocuzione fra il presidente del Consiglio Mario Draghi e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, l’Italia ha ottenuto la disponibilità di un ulteriore milione di vaccini Pfizer a partire dalla seconda settimana di Agosto”, questa la nota ufficiale di Palazzo Chigi con cui si informa che ad agosto arriveranno scorte a sufficienza del vaccino Pfizer.
Questo ulteriore rifornimento permetterà alla Struttura Commissariale del Generale Figliuolo di completare in sicurezza la campagna vaccinale entro il 30 settembre, così da poter raggiungere l’agognata immunità di gregge.
“Siamo oltre il 65% di popolazione vaccinabile che ha avuto la prima dose, al 57% con la seconda” queste le parole del ministro della Salute, Roberto Speranza, che ha aggiunto “Sono numeri che ci aiutano ad affrontare in modo diverso questa stagione, ma abbiamo bisogno di tenere ancora un livello di massima attenzione, cautela, prudenza”.
Intanto, gli studiosi stanno valutando l’effetto a lungo tempo del vaccino Pfizer. Secondo gli ultimi dati riportati dal Corriere della Sera, “l’efficacia del vaccino Pfizer nel prevenire il contagio diminuisce con il tempo scendendo, a sei mesi dalla seconda dose, dal 96% all’83,7%. La valenza contro le forme gravi di malattia da Covid, invece, rimane alta al 97%”.
Lo studio è stato effettuato su 42mila volontari di sei Paesi che hanno partecipato a una sperimentazione clinica iniziata da Pfizer e BioNTech lo scorso luglio e conclusasi il 13 marzo, quando però la variante Delta ancora non era dominante. La casa farmaceutica ha, inoltre, condotto proprio in virtù della variante Delta, studi per una eventuale terza dose, ancora non certa. A quanto riferisce sempre il Corriere della Sera “i livelli di anticorpi sono aumentati di 5 volte tra i 18-55 anni e di 11 volte tra i 65-85 anni”.
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