Perquisizioni della Guardia di Finanza a casa di Giuseppe Conte. Al centro della vicenda ci sarebbero Amara e la fantomatica Loggia Ungheria
La Guardia di Finanza nelle scorse settimane avrebbe effettuato delle perquisizioni a casa del leader del M5S Giuseppe Conte.
Lo scopo sarebbe l’acquisizione di fatture e documenti per delle consulenze da 3-400mila euro, effettuate per conto di Francesco Bellavista Caltagirone, ex patron del gruppo Acqua Marcia.
Tutto si sarebbe svolto nel massimo riservo e a pubblicare la notizia è il quotidiano Domani, diretto da Stefano Feltri. Il fascicolo aperto dalla magistratura di Roma non vede ancora nessun indagato.
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Intanto, il quotidiano Open aggiunge dettagli sulle indagini. Gli incarichi a cui fanno riferimento le fatture, non tutte saldate, risalgono ad incarichi del 2012 e 2013. “Al centro della storia – si legge su Open – c’è Amara e la fantomatica Loggia Ungheria. Interrogato nel 2019, il faccendiere ha parlato delle consulenze di Conte e del suo mentore Guido Alpa, che si sono sempre dichiarati estranei a ogni addebito”.
La Guardia di Finanza ha effettuato analoghe perquisizioni anche nelle case di altri avvocati collegati in qualche modo alla vicenda.
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