Gianluca Vacchi, l’accusa dalla colf: “Multe se non ballavamo a tempo”

Il noto imprenditore accusato dalla colf: comportamenti surreali da parte di Gianluca Vacchi

Il grande uomo d’affari Gianluca Vacchi è divenuto negli anni una delle persone più influenti del mondo social. I suoi balletti con tanto di compagnie femminili hanno spopolato e fatto tendenza, ma non è tutto ora quel che luccica. In questi giorni Vacchi è tornato fortemente in tendenza, partendo dall’intervista rilasciata a Domenica In, passando per la sua statua spuntata a Milano. E proprio ai danni dell’imprenditore è spuntata un’accusa non di poco conto, lasciata partire direttamente da una ex colf di Vacchi, che avrebbe confessato alcuni atteggiamenti veramente surreali del volto noto: “Se i dipendenti non andavano “a tempo di musica” e quindi se i balletti non venivano eseguiti perfettamente partiva la rabbia di Vacchi che inveiva contro i domestici, lanciando il cellulare e spaccando la lampada usata per le riprese” – si legge su Repubblica – . Un’agognata ricerca della perfezione, onestamente anche nel superfluo.

La donna intervistata non sarebbe però la sola ad aver denunciato questo tipo di atteggiamenti, tra cui figurano anche alcune grane economiche, visto che l’ex collaboratrice ha svelato anche di non essere stata adeguatamente retribuita, altri suoi ex dipendenti avrebbero chiesto invece il risarcimento dei danni. La ex colf ha confermato infatti di dover ricevere 70mila euro tra straordinari e tfr mai pagati. Anche la preparazione della valigie per impegni o ferie non era così banale: 100 euro in meno in busta paga in caso di qualche dimenticanza.

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Per non parlare degli orari di lavoro estenuanti, che si estendevano indicativamente dalle 10 di mattina alle 3 di notte, a volte anche fino alle 4 o alle 5. Non esattamente una vita da sogno.

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