Il conduttore e direttore artistico ha parlato a “La Gazzetta dello Sport”
Il clima derby si respira e si vive anche lontano da Milano, in quel di Sanremo, dove il conduttore e direttore artistico del Festival, Amadeus, si trova. È infatti un grande tifoso nerazzurro così come la sua “spalla”, l’ironico Fiorello.
Se l’anno scorso all’Ariston, lato sport, c’era Cristiano Ronaldo questa volta ci sarà Ibrahimovic. Amadeus ne ha così parlato in vista del derby di domenica a “Gazzetta dello Sport”.
Nell’intervista non mancano gli elogi all’Ibra giocatore, definito un personaggio carismatico, educato e professionale al massimo.
Il direttore artistico di Sanremo stempera anche la vicenda scontro tra lo svedese e l’attaccante nerazzurro Lukaku: “Mi tocca stare attento. Abbiamo posato per le foto di rito, io sono alto 1,84, di solito guardo gli altri dall’alto, ma lui mi ha fatto sentire piccoletto. Se andiamo testa contro testa arrivo al braccio. Ibra non è razzista. Solo chi non ha giocato a calcio non può capire l’adrenalina che scorre in certi momenti… sono due campioni fantastici”.
Può succedere di tutto. Certo, ci saranno diverse gag, ma non posso anticipare nulla. Di sicuro vedrete un campione diverso da quello che segna ed esulta, un Ibra che non conoscete. Noi siamo felici di accoglierlo, non vedo l’ora che scenda le scale indossando lo smoking con la sua bella fisicità. I fuoriclasse come lui sanno gestirsi da soli. Ibra sa come organizzarsi, si allenerà in Riviera per tutta la settimana, meticolosamente come sempre, i tifosi stiano tranquilli. Se è sempre il primo ad arrivare agli allenamenti e l’ultimo ad andarsene vuol dire che ha un’autodisciplina esemplare.E poi visto che nel mezzo c’è anche una partita di campionato svela come lo svedese andrà a Milano solo il mercoledì sera per il match contro l’Udinese e poi sarà fisso a Sanremo.
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