“105 Kaos”, l’onorevole Alessandro Zan ospite di Francesco Facchinetti, Sabrina Scampini e Gibba

Ieri sera l’onorevole Alessandro Zan è stato ospite di Francesco Facchinetti, Sabrina Scampini e Gibba nel programma “105 Kaos” in onda su Radio 105.

Alla domanda “Il DDL è fermo in Senato, la senatrice Bernini aveva proposto un accordo. Secondo lei troverete una situazione, andrete incontro a chi chiederà di cambiare l’articolo 1 e 4 o dovrà rimanere così necessariamente?”, Alessandro Zan ha risposto: “Questo dell’articolo 1 e 4 è uno scoop di un giornale on-line che è uscito, ma di fatto non c’è niente di tutto questo perché non ho visto agenzie ufficiali di Forza Italia che chiedono un confronto. Il DDL Zan, quello che è stato approvato alla Camera, è stato frutto di tante mediazioni. Io non ho un problema con la mediazione e con il fatto che le leggi debbano essere frutto di un compromesso, di una mediazione, siamo in una Democrazia e il Parlamento deve votarla a maggioranza una legge, ma io non sono d’accordo sul mediare sulla dignità delle persone perché qualcuno vuole togliere identità di genere o altro che escluderebbe dalla tutela dei gruppi sociali che sono particolarmente discriminati, penso le persone trans, transgender. Su questo non sono d’accordo: una legge deve essere antidiscriminatoria.

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Io sono alla Camera, ho già fatto il mio lavoro alla Camera. Adesso spetta al Senato, i senatori possono mediare sulla legge ma non togliendo delle cose che non rispettano la dignità umana. Poi voi sapete che se si cambia anche una virgola, la legge deve poi tornare alla Camera. Siccome nel prossimo periodo il Parlamento sarà carico di provvedimenti da approvare, io chiedo ai senatori e alle senatrici un atto di responsabilità. Se approvano la legge così com’è, avremo una legge dello Stato che l’Italia aspetta da tanti anni e dopo 6 tentativi riusciremo finalmente a dare una legge contro i crimini d’odio”.

Facchinetti: “Cosa ne pensa lei di tutte le persone che hanno utilizzato la leva della sua proposta di legge per trarre benefici personali? In questi ultimi sei mesi ci sono un sacco di personaggi famosi dello spettacolo che hanno utilizzato le sue parole, il suo sudore, le sue battaglie esclusivamente per fini personali e oggi nessuna di queste persone si batte ancora come si batte lei”

Zan: “Gli influencer fanno gli influencer, io che sono un parlamentare faccio il parlamentare. E’ chiaro che io apprezzo molto di più gli influencer che poi si spendono per una battaglia piuttosto che quelli che al contrario utilizzano la legge andando contro il DDL Zan per alimentare ancora di più i pregiudizi o per ottenere un dividendo politico, magari strizzando l’occhio alla parte più immatura del Paese.

Per cui tra questi che fanno speculazione politica inventando anche tante fake news e magari qualche influencer che probabilmente non ha letto tutta la legge, però la sostiene, io preferisco il secondo. E’ chiaro che adesso quando ricomincerà la battaglia al Senato chiederò non solo a loro, ma all’opinione pubblica e ai tanti ragazzi che si sono sempre battuti di sostenere questa legge. Perché queste leggi si approvano anche se c’è il sostegno dell’opinione pubblica, non solo del Parlamento, perché sono leggi che portano con sé un carico emotivo molto forte. Stiamo parlando di vita e umane”.

A proposito della copertina di Playboy che propone un modello omosessuale, “Anche Playboy sta nell’evoluzione dei tempi e dei costumi. Mi pare sia una scelta assolutamente in linea con un magazine così tradizionale che si è aggiornato. E’ chiaro che lo si fa anche per attirare l’attenzione, però non lo trovo negativo, lo trovo un fatto positivo, un fatto assolutamente inclusivo delle differenze che esistono nel mondo”.

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