Parla il padre di Michele Merlo: “Vogliamo che sia fatta luce, sporgeremo denuncia”
A dirlo è Domenico Merlo
Al dolore per la morte di Michele Merlo, si aggiunge anche la rabbia per i genitori. Una rabbia data dal fatto he il ragazzo, come raccontato dal padre Domenico era stato rispedito a casa dopo essersi presentato in ospedale.
All’indomani della morte del ragazzo, Domenico Merlo ha rilasciato un’intervista a “Il Resto del Carlino”, in cui promette battaglia e chiede giustizia.
“Sicuramente un’indagine la faremo partire noi: mi sono già rivolto agli avvocati e abbiamo intenzione di sporgere denuncia. Ci sono moltissime ombre e noi vogliamo chiarezza. Mercoledì pomeriggio mio figlio è stato all’ospedale di Vergato e, come ci ha poi raccontato, c’era praticamente solo lui, di paziente”.
E poi: “Il medico che lo ha accolto gli avrebbe intimato di ’non intasare gli ospedali per un mal di gola e due placche’. Invece mio figlio oltre a placche, febbre e mal di gola, aveva un terribile mal di testa, sangue al naso ed ematomi sul corpo. Un medico poco più attento si sarebbe accorto che qualcosa non andava, avrebbe riconosciuto i sintomi della leucemia e disposto degli accertamenti”.
Dopo il pronto soccorso Michele era andato anche a trovare la ragazza fino all’aggravamento delle condizioni nella giornata di giovedì.
A cui era seguito il ricovero all’Ospedale Maggiore di Bologna e i tre giorni di coma farmacologico.
Domenico aggiunge: “Di certo il modus operandi del sanitario intervenuto è stato quantomeno inidoneo. Mio figlio aveva le convulsioni e perdeva sangue dal naso; probabilmente l’operatore non sapeva gestire la situazione. Fatto sta che ha avuto un comportamento e ha detto frasi decisamente fuori luogo. Al limite dell’insulto e della violenza”.
Lascia un commento