Papa Francesco vola in Iraq: “un dovere verso una terra martoriata”

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L’arrivo a Bagdad del Pontefice è previsto per le 14 ora locale (le 12 in Italia)

Alle 7,45 l’Airbus A330 dell’Alitalia con a bordo Papa Francesco è decollato dall’aeroporto di Fiumicino. L’arrivo a Bagdad del Santo Padre è previsto per le 14 ora locale (le 12 in Italia). Prima di imbarcarsi, Papa Francesco ha salutato le autorità civili e religiose presenti, poi, è salito sulla scaletta per imbarcarsi. Qui ha salutato l’equipaggio formato da undici persone:  tre piloti e otto assistenti di volo coordinati dal comandante Alberto Colautti.

Prima di raggiungere Fiumicino, “il Papa – come ha fatto sapere la Sala stampa vaticana – si è intrattenuto per alcuni momenti con una dozzina di persone accolte dalla Comunità di Sant’Egidio e dalla Cooperativa Auxilium e rifugiatesi in anni recenti in Italia dall’Iraq. Il gruppo era accompagnato dall’Elemosiniere, il cardinale Konrad Krajewski.”

Prima di lasciare il Paese,  il Santo Padre ha fatto arrivare al presidente della Repubblica Sergio Mattarella il  telegramma di sorvolo con l’augurio di prosperità e serenità per tutta la popolazione.

“Da tempo – ha affermato Bergoglio – desidero incontrare quel popolo che ha tanto sofferto, incontrare quella Chiesa martire nella terra di Abramo”. Il Papa, mercoledì scorso, ha anche ricordato il desiderio del suo predecessore, Papa Wojtyla, di recarsi in Iraq, desiderio non avverato. “Il popolo iracheno – ha detto – ci aspetta; aspettava San Giovanni Paolo II, al quale è stato vietato di andare. Non si può deludere un popolo per la seconda volta”.

Il Papa trascorrerà quattro giorni in Iraq e rientrerà in Italia lunedì in tarda mattinata. Intanto, all’arrivo a Baghdad, il primo incontro previsto è quello con il premier iracheno, Mustafa Abdellatif Mshatat, noto come Al-Kadhimi  che si incontreranno nella sala VIP dell’aeroporto della capitale. Poi è previsto il trasferimento al Palazzo presidenziale per la cerimonia ufficiale di benvenuto e la visita al presidente della Repubblica irachena, Barham Ahmed Salih Qassim, che si terrà nello studio privato del Palazzo.

Quindi  il primo discorso ufficiale che il Santo Padre terrà in terra irachena. Il Papa poi si trasferirà sempre a Bagdad in auto verso la cattedrale siro-cattolica di “Nostra Signora della Salvezza”, per incontrare i vescovi, i sacerdoti, i religiosi, i seminaristi e i catechisti.

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