Paolo Rossi, il ricordo della moglie: “Le nostre bimbe sono delle guerriere”
Il commosso ricordo della giornalista e moglie Federica Cappelletti
Meno di un anno fa si spegneva una delle leggende del calcio italiano, Paolo Rossi. A “Verissimo”, parla così la moglie.
La giornalista Federica Cappelletti ha accompagno l’ex calciatore nell’ultima fase della sua vita.
È iniziato tutto a marzo 2020, dopo che siamo tornati da un viaggio alle Maldive. Ho notato che Paolo era dimagrito molto. Siamo andati a fare degli accertamenti che ci hanno dato, purtroppo, il verdetto che mai avremmo voluto sentire. Ma non abbiamo mai perso la speranza, fino a un mese dalla morte abbiamo combattuto per cercare di vincere il nostro mondiale.
La malattia è arrivata durante il lockdown ma i due hanno comunque trovato una chiave per essere felici e per essere uniti.
Leggi anche: Paolo Rossi, il documentario sul compianto campione
“Abbiamo scoperto una nuova intimità. Durante il lockdown eravamo sempre e solo noi due e lui e si è affidato totalmente a me. È stato faticoso, ma è stato bello poter vivere il nostro amore anche durante quel periodo. Lui aveva capito tutto, ma a un certo punto ho iniziato a raccontargli mezze verità, perché volevo vederlo sereno e positivo. Paolo non parlava molto, ma ogni tanto mi abbracciava e piangeva”.
La moglie di Paolo Rossi ha raccontato la storia e l’amore con l’exCampione del Mondo 1982 nel libro ‘Per sempre noi due’, in uscita il 30 novembre.
Dall’amore con Rossi sono nate due figlie.
“Nell’istante in cui il medico mi ha confermato che non c’era più niente da fare, ho voluto portarle a salutarlo. Paolo quando le ha viste si è illuminato e tutti e tre hanno capito che quella era l’ultima volta che si vedevano. Le bimbe– prosegue – sono delle guerriere, sono brave e sono molto orgogliosa di loro”.
E infine conclude: “Lui è sempre dentro di me. Sono ancora arrabbiata con Dio, ma il Papa mi ha detto che è giusto così perché anche la sofferenza è una forma di preghiera. Mi conforta il fatto che Paolo sia stato felice e amato fino all’ultimo. Non si è mai sentito solo”.
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.