Pamela Petrarolo vuota il sacco. Ecco cosa accadeva dietro le quinte de L’Isola Dei Famosi
L’ex di Non È La Rai racconta i retroscena dei giorni trascorsi a Playa Sgamadissima
Non pensavo di riuscire ad affrontare qualcosa di così epico, concedimelo. Parto da una coscienza e da un modo di essere assolutamente pieno di paranoie, paure, soprattutto del buio, degli insetti. Immaginatemi catapultata in una foresta, mi sembrava di stare su Scherzi a parte”.
È così che Pamela Petrarolo introduce in una recente intervista le sensazioni – a freddo – dell’esperienza vissuta a L’Isola Dei Famosi.
22 giorni trascorsi in solitudine su Playa Sgamadissima in cui l’ex naufraga pensava di durare solo poche ore. Poi un gesto della produzione e un po’ di fortuna e Pamela è riuscita a superare brillantemente una delle prove più estreme della sua vita.
“Dopo i primi 4/5 giorni ormai avevo capito come dovevo sopravvivere, quali erano i ritmi e vi assicuro – e così vorrei smentire quelli che pensavano che qualcuno addirittura mi attaccasse il pesce sull’amo – che io ho pianto, perché per una settimana non ho visto un pesce neanche a pagarlo oro. Per me che non ero mai salita su uno scoglio, preparare l’esca, l’amo e sapere che quello era l’unico modo per procacciarmi del cibo è stato difficile”.
Quindi ha spiegato che il programma le dava una dispensa di cibo una volta a settimana. In tale dispensa ci erano 350 gr di riso (50 g al giorno), un barattolo di fagioli e un pomodoro. “Sono entrata che ero 58 chili e sono uscita che ero 50. Sono scesa in 40 giorni di 8 chili”, ha raccontato.
Un sospetto che il pubblico social aveva già manifestato da tempo e confermato dalle parole di Pamela, che farebbe ben intuire come mai alcuni naufraghi non fossero denutriti come invece è accaduto nelle precedenti edizioni.
La rivelazione non è certo da demonizzare, è un gioco e come tale va affrontato. Anche dalla stessa produzione.
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