Palermo, 20enne uccide il padre della fidanzata perché contro la loro relazione
Palermo, 20enne uccide il padre della fidanzata perché contro la loro relazione. Escluso per ora il movente mafioso
Alessandro Sammarco, 20 anni, nella giornata di ieri, 10 marzo, ha sparato e ucciso il padre della sua fidanzata. La tragedia è avvenuta a Palermo e il movente sarebbe legato alla disapprovazione dell’uomo per la relazione in corso con la figlia.
La vittima, Natale Caravello, 46 anni, da tempo osteggiava la relazione con frequenti liti, sfociate nel tragico gesto, raccontato dal giovane assassino agli agenti della Squadra Mobile.
Escluso, per il momento, il movente mafioso perché, secondo quanto riferito dal reo confesso, tutto si sarebbe riconducibile alla relazione con la giovane non approvata dalla vittima.
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Alessandro Sammarco, è nipote del boss Giuseppe Bronte, il quale sembra essere estraneo ai fatti. Il giovane assassino si è presentato spontaneamente alla caserma Carini dei carabinieri in piazza Verdi. Con lui l’avvocato che lo difende. Il giovane è stato portato poi alla Mobile dove è stato interrogato.
Secondo quanto riportato da Il Messaggero, il giovane “ha raccontato che ieri sera in via Matera c’è stata l’ennesima discussione finita in lite. L’uccisione di Caravello è stata un’esecuzione. Con due colpi a bruciapelo in testa. Il sostituto procuratore Gianluca De Leo ha disposto il fermo di Sammarco che è stato portato in carcere”.
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