Pace in Ucraina, Zelensky sarebbe disposto a cedere la Crimea, ma non parla delle altre regioni del Sud annesse alla Russia
Il presidente ucraino Zelensky sarebbe disposto a fare un passo importante per garantire la pace nella nazione e sarebbe pronto a cedere la Crimea. Le condizioni avanzate dal presidente ucraino tuttavia sarebbero legate alla disponibilitò di Mosca di ritirassersi “sulle posizioni del 23 febbraio”.
Dunque, rinuncerebbe alla Crimea annessa alla Russia nel 2014, ma non alle regioni del sud dell’Ucraina: “Da parte nostra non tutti i ponti diplomatici sono stati bruciati”, ha detto il presidente, senza citare però il Donbass e le zone del Donetsk e Lugansk resesi autonome nel 2014.
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Tuttavia, l’apertura mostrata da Zelensky sarebbe da interpretare, poiché vi sarebbe contraddizione con quanto dichiarato dal capo capo di gabinetto di Zelensky, Andriy Yermak, che in un’intervista ha detto che le questioni della regione di Donetsk e Lugansk e la Crimea devono essere risolte in un confronto diretto tra i due leader.
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Che si possa giungere ad un confronto diretto tra i due leader non è da escludersi, poiché sul campo le conquiste della Russia non rispondono alle prospettive di inizio guerra. Le regioni del Sud resistono, molte città hanno respinto l’attacco russo e nemmeno a Est dell’Ucraina le cose vanno meglio per la Russia. Sul fronte del mare, inoltre, le perdite sembrano essere ingenti per la flotta di Mosca.
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