Omicidio Laura Ziliani, confessa Mirto Milani: “L’abbiamo uccisa noi”
Omicidio Laura Ziliani, confessa Mirto Milani: “L’abbiamo uccisa noi”. Il fidanzato di una delle figlie della vigilessa conferma le accuse
Dopo mesi di indagini e a poca distanza dalla chiusura delle indagini preliminari, Mirto Milani ha confessato di aver ucciso, insieme alla fidanzata e alla sorella, Silvia e Paola Zani, l’ex vigilessa di Temù. I tre sono in carcere dallo scorso 24 settembre, con l’accusa di omicidio aggravato e occultamento di cadavere.
In sostanza, durante l’interrogatorio, Mirto Milani avrebbe confermato il quadro accusatorio che gli inquirenti hanno ricostruito. I tre sospettati, la sera del 7 maggio 2021, ovvero il giorno prima della denuncia di scomparsa di Silvia Ziliani, l’avrebbero prima sedata con i farmaci a base di benzodiazepine, poi soffocata «in modo non violento».
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Il medico legale aveva stabilito che “la causa del decesso è da identificarsi in una asfissia meccanica da chiusura delle aperture aeree in un soggetto sotto l’influenza di benzodiazepine”. Successivamente l’avrebbero sepolta in riva al fiume Oglio, ma il corpo dopo tre mesi fu rinvenuto.
Mirto Milani ha confessato l’omicidio di Laura Ziliani nel corso di un lungo interrogatorio in carcere che lui stesso ha chiesto. Il giovane è in carcere dal 24 settembre, così come Paola e Silvia Zani, due delle tre figlie della vittima. #Brescia #chilhavisto pic.twitter.com/LTAdCptE43
— Chi l’ha visto? (@chilhavistorai3) May 25, 2022
Inoltre, si è scoperto che i tre giovani avrebbero realizzato una seconda «buca», inutilizzata, che sarebbe stata scavata la notte del delitto per seppellirci la vittima. Contemporaneamente, nella tarda serata di ieri, mercoledì 25 maggio, a Verziano si svolgeva anche l’interrogatorio di Silvia e Paola a cura del pm Caty Bressanelli. Il contenuto dell’interrogatorio, al momento, non è ancora noto.
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