Omicidio di Milano, il pm e le accuse: «Ladro colpito quando usciva dal negozio di schiena»

Omicidio di Milano, il pm e le accuse: «Ladro colpito quando usciva dal negozio di schiena»

Omicidio di Milano, il pm e le accuse al barista che ha assassinato Eros Di Ronza: «Ladro colpito quando usciva dal negozio di schiena»

Eros Di Ronza è stato colpito di schiena con circa 20 colpi con delle forbici mentre scappava dal bar con il bottino: dei mazzi di Gratta e Vinci. Per il suo omicidio sono state arrestate due persone: marito e nipote della titolare del bar derubato.

Le versioni difensive dei due cinesi portate davanti al gip: uno dei due ha dichiarato che non ha ucciso “perché è arrivato alla fine”, l’altro invece  ha detto di aver «colpito per paura, per reazione», dopo l’aggressione da parte del ladro.

La pm Maura Ripamonti nella richiesta di convalida e di custodia cautelare in carcere scrive sulle immagini relative all’assassinio di Di Ronza: «dimostrano chiaramente come i fendenti», sferrati con delle forbici dalla lama da 11 centimetri, «sono numerosi e caratterizzati da estrema violenza». Circa venti, stando all’imputazione, «al petto, all’addome, alla schiena, ai fianchi, alle gambe ed agli arti superiori».

La gip Tiziana Gueli oggi deciderà su convalida e misura. Intanto il legale Simone Ciro Giordano ha chiesto la scarcerazione per entrambi per «legittima difesa» o come minimo «l’eccesso colposo».

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