Omicidio di Ercolano, ecco perché le due vittime erano in quella strada. A svelarne le ragioni è lo zio di Giuseppe, una delle vittime di Palumbo
Il duplice omicidio di Ercolano, dove i due giovani di Portici Giuseppe Fusella e Tullio Pagliaro hanno perso la vita sotto i colpi sparati da Vincenzo Palumbo, si arricchisce di altri dettagli. Da un lato abbiamo la verità dell’assassino che non coincide con l’evidenza delle immagini registrate dalle telecamere di sicurezza, dall’altro ancora da chiarire era il motivo per cui i due giovani si trovavano quella sera in quella strada.
Tullio e Giuseppe, ragazzi, 26 e 27 anni.
Uccisi a #Ercolano.
La loro colpa? Nessuna. Dopo la partita si erano fermati in macchina a chiacchierare. Un tizio gli ha sparato dal balcone
La nostra colpa? Abbiamo permesso al nostro governo di rendere legale tenere in casa una pistola pic.twitter.com/uEoP3dr3oC— Sarita (@Sarita_Libre) October 29, 2021
Secondo quanto raccontato dallo zio di Giuseppe a Il Mattino, nella notte tra il 28 e il 29 ottobre i due amici erano in quella strada per errore. Giuseppe e Tullio, quella sera, erano andati insieme a vedere la partita del Napoli nel bar di un parente. Finita la partita, avrebbero dovuto raggiungere degli amici in una casa alla periferia di Ercolano. Ma i due, non conoscendo la zona, si sarebbero persi. A confermare il racconto anche il cellulare di una delle vittime, che è stato rinvenuto con le impostazioni attive del navigatore. Purtroppo, la mancanza di segnale non ha permesso ai ragazzi di raggiungere l’abitazione. Senza indicazioni stradali i due si sarebbero persi, finendo dinanzi la villetta di Palumbo.
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Oggi, primo novembre, è prevista l’udienza di convalida del fermo di Palumbo. Attualmente l’uomo è nel carcere di Poggioreale e su di lui pende l’accusa di duplice omicidio volontario.
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