Omicidio Chiara Poggi, il pm: ‘Dna dell’Ignoto 3 frutto di contaminazione’

Poggi

Le ultime sul caso riaperto

La Procura di Pavia ha incaricato l’antropologa e medico legale Cristina Cattaneo di svolgere nuove verifiche sulle cause della morte di Chiara Poggi, uccisa il 13 agosto 2007. Per il delitto è attualmente indagato Andrea Sempio, mentre l’allora fidanzato della giovane, Alberto Stasi, è già stato condannato in via definitiva.

Lo rende noto la stessa Procura di Pavia in una nota.

“A seguito del rinvenimento di un profilo genetico sconosciuto su una garza, utilizzata 18 anni fa dal medico legale per il prelievo di materiale biologico dalla bocca della vittima, la Procura di Pavia ritenendo possibile una contaminazione con precedenti esami autoptici, ha disposto approfondimenti specifici”.

Lo spiega la procura di Pavia parlano al risultato delle analisi comparative, non previste nell’ambito dell’incidente probatorio, effettuate dai genetisti Carlo Previderè e Pierangela Grignani nella nuova inchiesta sul delitto dii Chiara Poggi, uccisa s Garlasco il 13 agosto di 18 anni fa.

Il risultato della comparazione fatta con “preparati istologici” di cinque maschi la cui autopsia è stata fatta in concomitanza con quella di Chiara Poggi “ha evidenziato una concordanza degli alleli in relazione al soggetto identificato dal codice anonimo 153E”.

Nello stesso comunicato, la Procura spiega di avere affidato Cristina Cattaneo, che si è occupata anche del caso di Yara Gambirasio, “nuove verifiche sulle cause della morte. Per garantire una valutazione più ampia degli elementi raccolti, sia in sede medico-legale sulla vittima, sia sul luogo del delitto, la Procura ha incaricato come ulteriore consulente del Pubblico Ministero la Prof.ssa Cristina Cattaneo, Professore Ordinario del Dipartimento di Scienze Biomediche per la Salute dell’Università degli Studi di Milano, figura di riferimento nel campo dell’antropologia e medicina legale”.

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