Ok, quindi i C.S.I. tornano insieme (ma intanto sostenete Ginevra Di Marco)

Difficile per me scrivere quel che sto per scrivere. Perché ho sempre ostentato il fatto di non essere un giornalista, di fregarmene quindi delle notizie in quanto tali. Certo, negli anni ho fatto qualche inchiesta che è diventata anche piuttosto centrale nel giornalismo musicale, da quella dei finti sold-out a quella poi esplosa grazie a DagoSpia e Striscia la Notizia su certi conflitti di interessi in seno al Festival di Sanremo, ma non era certo per questioni legati all’inseguire le notizie per le notizie che tutto ciò è successo: mi piace raccontare storie, e se racconti storie poi può accadere che racconti storie che gli altri per x motivi non vogliono raccontare, così tiri fuori notizie e inchieste.

Quando qualche giorno fa, però, sono andato all’ultima conferenza stampa dei CCCP (qui trovate il pezzo https://361magazine.com/sono-stato-il-solo-punk-alla-conferenza-di-addio-dei-cccp/), così veniva presentata, e mi sono preso il lusso di punkeggiare dicendo che non credevo appunto fosse l’ultima conferenza dei CCCP, è da ottobre 2023 che sentiamo dire che non ci sarà un futuro per quel progetto, arrivando quindi a chiedere quando e se è prevista la reunion dei C.S.I., ovvia prosecuzione di questa rilettura del passato, fatto che ha mandato in stato d’ira la algida Annarella, lì a spiegarmi che ero andato fuori contesto, che lì si parlava di preghiere, anche qui, Dio santo, era l’ultima conferenza stampa dei CCCP, mica una messa, e una soubrette punk che mi parla d’ordine e di preghiere, suvvia, non si può proprio sentire, ecco, quando tutto ciò è successo e io, confesso, sono uscito dall’Arci Bellezza felice di aver portato un po’ di hardcore in mezzo a troppe celebrazioni, qualcuno avrà pensato che le mie fossero solo provocazioni di un agente provocatore, o peggio una gaffe di chi in fondo ha spesso smosso acque che tutti hanno sempre preferito vedere stagnanti.

Solo che nel mio voler raccontare storie, spesso finendoci anche dentro quelle storie, è credo cosa nota almeno a chi mi legge che io abbia in passato avuto una certa frequentazione con Massimo Zamboni, nel momento in cui si affacciava al mondo dell’editoria come scrittore, tornando poi anche in quello discografico come artista a se stante, come è noto che io faccia parte dei giurati del Premio Bianca D’Aponte, racconto ogni anno laddove scrivo di quella fantastica esperienza, ho raccontato nell’ottobre scorso di come a impreziosire la ventesima edizione di quella manifestazione così emozionante e emotiva ci siano stati Ginevra Di Marco con Francesco Magnelli, ecco, solo che nel mio voler raccontare storie mi capita di mettere insieme pezzi di altre vite, e raccontandole di riordinarle, quindi che i C.S.I. sarebbero prima o poi tornati insieme non è che l’ho buttata lì tanto come battuta, quanto più come qualcosa di scontato, evidente. Annarella è stata maleducata nel rispondermi, e almeno in quello per qualche istante ha fatto qualcosa di punk, lo sguardo esaltato di Giovanni Lindo nel momento in cui ho tirato fuori che non gli credevo, prima, e andavo a affondando sui C.S.I., poi, diceva già tutto quel che c’era da dire, poi ieri è arrivato questo post, e credo che ora star qui a dire, come un Riccardo Cocciante in grande spolvero, potrebbe anche essere qualcosa di riconducibile alla verità. O meglio, faccia passare quella che poteva sembrare come una provocazione cui Annarella, la soubrette, aveva risposto stizzita, lei nella reunion non ci sarebbe ovviamente stata, come una notizia. Una notizia data da uno che non cerca notizie, che non chiama neanche i suoi articoli articoli, per pudore e perché, credo fermamente, questi non sono esattamente articoli, ma che pur sempre una notizia resta. Ieri l’altro, infatti, Francesco Magnelli, che dell’esperienza dei C.S.I. è stato parte importante, lui seduto dietro il pianoforte, ha ripreso un post della sua compagna e madre dei suoi figli Ginevra Di Marco, che dei C.S.I. è stata voce femminile, andatevi a sentire Montesole cantata solo da lei e piangete (lo so, lo so che Montesole è dei PGR e non dei C.S.I, ma pazientate e torneranno anche loro, date tempo al tempo), nel quale si lanciava giustamente il progetto Kaleidoscope della stessa Ginevra, ma sottolineando come il tutto veniva rilanciato da casa Ferretti, a Cerreto Alpi, comune di Collagna, luogo dove i due tornavano dopo ventidue anni, tanti ne sono passati dallo scioglimento dei C.S.I., Dio mio. Qui trovate il post di Francesco, e subito sotto quello di Ginevra, https://www.facebook.com/share/p/15N9bq4B7n/

Notizia direi che potrebbe suonare clamorosa, un ricongiungimento dopo ventidue anni, quindi, che, leggete i commenti sotto i post, apre esattamente a quanto avevo chiesto io, insolente, in conferenza stampa. I C.S.I., non è che io apra bocca solo perché posso farlo, si faranno, è scritto negli astri, e intanto ci sarà quella che è stato annunciata come L’ultima chiamata dei CCCP, anticipata dall’uscita del Gran Galà Punkettone, registrazione delle due serate di ottobre 2023 al Teatro Valle, e nel mentre, andando qui https://www.produzionidalbasso.com/project/kaleidoscope-il-nuovo-album-di-ginevra-di-marco, andateci, sostenete la buona musica, che nel caso di Ginevra Di Marco non è mai solo buona, è sempre ottima, notizia direi che potrebbe suonare clamorosa non fosse che io ve l’ho già data qualche giorno fa, anzi, l’ho regalata anche a tutti i colleghi presenti in conferenza stampa, ce ne fosse stato uno che si è indignato per la risposta stizzita, grazie, ma no grazie direbbe Willie Peyote.

Qualcuno potrebbe leggere in queste mie parole un tono stizzito pari a quello di Annarella in conferenza stampa, e magari ci azzeccherebbe pure, ma sappiate che non è stizza, la mia, quanto piuttosto divertita constatazione che il solo punk in mezzo a quella combriccola di ultra cinquantenni, in fondo, ero davvero solo io. Ora non ci resta altro che aspettare, sostenere il lavoro di Ginevra Di Marco, ripeto, è un ottimo modo per farlo.

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Michele Monina, nato in Ancona nel 1969 è scrittore, critico musicale, autore per radio, tv, cinema e teatro. Ha pubblicato 97 libri, alcuni scritti con artisti quali Vasco Rossi, Caparezza e Cesare Cremonini. Conduce il videocast Musicleaks per 361Tv e insieme a sua figlia Lucia il videocast Bestiario Pop. Nel 2022 ha portato a teatro il reading monstre "Rock Down- Altri cento di questi giorni" che è durato 72 ore e 15 minuti ininterroti e ha visto il contributo di 307 lettori.

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