Nuovi divieti per TikTok, la Nuova Zelanda pone limiti al suo uso ai dipendenti del parlamento. Nel mirino la sicurezza nazionale
Dopo Regno Unito, agenzie federali negli Stati Uniti, Unione Europea, Danimarca e Canada anche la Nuova Zelanda vieta l’utilizzo del social TikTok ai dipendenti parlamentari. Il divieto riguarderà 500 dipendenti, i cui cellulari hanno accesso alla rete parlamentare.
Il funzionario Gonzalez-Montero ha dichiarato che i rischi sono “inaccettabili nell’attuale ambiente parlamentare neozelandese. La decisione è stata presa sulla base delle analisi dei nostri stessi esperti, dopo una discussione con i nostri colleghi di governo e internazionali”.
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Il divieto nasce dai dubbi sulla sicurezza del social network. TikTok è stato creato e sviluppato dalla big tech cinese ByteDance nel 2021 e da Zhang Yiming. Il sospetto è che – come si legge su Rai News – “l’app possa condividere informazioni rilevanti con il governo cinese, soprattutto per quanto riguarda gli account più sensibili, ipotesi che Pechino ha sempre smentito”.
Il ministero degli Esteri cinese ha risposto agli Stati Uniti accusandoli di diffondere disinformazione sui potenziali rischi per la sicurezza dell’app. Lo scopo, secondo i cinesi, sarebbe quello di spingere i suoi proprietari a cedere la loro partecipazione. In caso contrario sul tavolo dell’amministrazione Biden – come riporta il Wall Street Journal – ci sarebbe l’ipotesi di un divieto di utilizzo esteso a tutto il territorio degli Stati Uniti e non solo ai dipendenti federali.
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